"Mi dissocio", "Ma l'hai letto?". Lite Fico-Salvini sul dl Sicurezza

Il presidente della Camera precisa: "La mia assenza al voto una presa di distanza". Scontro anche sul Global Compact

"Mi dissocio", "Ma l'hai letto?". Lite Fico-Salvini sul dl Sicurezza

Si riaccende lo scontro tra Matteo Salvini e Roberto Fico. La tempesta era nell'aria e le frizioni tra grillini (in particolare la fronda guidata dal Presidente della Camera) e i leghisti rischiano di portare ad uno scontro nella maggioranza. Come rivelato ieri dal Giornale.it, dalla Lega inizia a trapelare una certa insofferenza verso i colleghi che non vogliono "adeguarsi" alle posizioni del Carroccio sull'immigrazione. Tanto da paventare la nascita di una "nuova maggioranza" qualora il M5S non decida di abbandonare del tutto l'ipotesi di firmare il tanto criticato Global Compact sul diritto a migrare.

Ieri era stata la dissidente Laura Fattori a esprimere tutto il suo disappunto sul "no" del governo alla firma in calce al patto dell'Onu. E oggi invece a prendere la parola è quello che, da più parti, viene considerato il leader (almeno ideale) della fronda pentastellata. A chi gli chiede se l'Italia dovrebbe firmare il Global Compact, Fico risponde che "secondo me assolutamente sì, ma invito tutti, prima di parlare, a leggere bene e approfondire il testo". "Se si legge bene il testo - dice - si capisce che è una gestione globale con gli altri Paesi, quindi un'affermazione del multilateralismo sull'immigrazione. Serve all'Italia per non isolarsi, per non rimanere sola sulla questione migranti".

La pensa diversamente il ministro dell'Interno, secondo cui se pochi giorni fa il governo ha portato a casa l'approvazione definitiva al dl Sicurezza che vuole distinguere tra profughi e clandestini, non può subito "ricredersi" firmando un accordo che invece li mette "nello stesso calderone". Ma ovviamente Fico non avrebbe voluto firmare neppure il decreto Salvini.

Durante la votazione finale al dl il presidente della Camera non si è seduto sullo scranno più alto dell'Aula. Per prassi il vertice di Montecitorio non vota, ma presiede almeno l'aula. Questa volta no. Una scelta politica che oggi Fico rivendica con orgoglio: "È una presa di distanza - puntualizza l'esponente M5s - non ne ho parlato prima perchè sono presidente della Camera e rispetto il mio ruolo istituzionale. Rimango fedele al mio ruolo istituzionale ma - osserva ancora - se poi parliamo nel merito del provvedimento dopo che è stato approvato, quello è un altro discorso". Immediata la replica del leader della Lega che, quando Maria Latella su SkyTg24 gli chiede cosa ne pensa dell'assenza di Fico dall'Aula, risponde: "Non ho capito se hanno letto il decreto, né dove sta il problema, visto che aumenta la lotta a mafia e al racket". E ancora: Roberto Fico dice che il global compact va approvato? "Faccia votare il Parlamento e il Parlamento deciderà. Io sono contrario perché mette insieme migranti regolari e irregolari".

E in questo infinito scambio di battute il presidente della Camera ha

deciso di replicare ancora: "È chiaro che l'ho letto il decreto, li leggo i provvedimenti", ha detto al termine di un convegno all'Accademia dei Lincei. "Ma ci sono tante cose che non avrei voluto leggere al suo interno...".

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