Micari si candida in Sicilia, ma il centrosinistra è spaccato

Il rettore dell'Università di Palermo sostenuto dal Pd. E Alfano spacca il campo

Micari si candida in Sicilia, ma il centrosinistra è spaccato

Ha rotto gli indugi e confermato le sue intenzioni. Fabrizio Micari, rettore dell'Università di Palermo, è in corsa per le elezioni regionali in Sicilia, candidato per affrontare il ticket Musumeci-Armao, attorno al quale si è compattato tutto il centrodestra, da Forza Italia alla Lega.

La disponibilità di Micari c'è, è ufficiale. Vuole essere il "candidato civico per la presidenza della Regione" ed è convinto di poter mettere a disposizione "una capacità di guida nell’ambito di un campo largo e comunque di un’ampia coalizione di centrosinistra, nella quale le forze del centro e della sinistra, con diverse sensibilità, sono chiamate a collaborare".

È questa la ricetta del rettore per creare "l’alternativa alla destra e al movimento 5 stelle”. Un'alternativa che al momento deve però fare i conti con la titubanza di Sinistra italiana e Movimento Democratico e Progressista (Mdp), che lavorano alla candidatura di Claudio Fava.

"La bozza di programma che abbiamo sviluppato nell’ambito del campo largo dev’essere completata e rappresentativa delle sensibilità di tutti", mette in chiaro Micari, pronto comunque ad andare avanti anche se Si e Mdp, che hanno rotto con il Partito Democratico dopo il patto con gli alfaniani - non si convincessero a sostenerlo.

"Dovrebbe fare un

appello alla coalizione a fare a meno di Alfano", bastona Fava, vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, parlando all'AdnKronos. Non ha ancora sciolto la riserva, ma a breve prenderà una decisione.

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