Michele Emiliano è indagato per le Primarie Pd del 2017

Il presidente della Puglia è indagato per presunti illeciti commessi durante la campagna per le Primarie del Partito Democratico del 2017

Michele Emiliano è indagato per le Primarie Pd del 2017

Le Primarie del Partito Democratico del 2017 finiscono in un faldone giudiziario. Sì, perchè Michele Emiliano è indagato per presunti illeciti commessi durante la campagna per le Primarie Pd di due anni fa, quelle che incoronarono Matteo Renzi segretario.

Il presidente della Puglia, in risposta, ha presentato denuncia per violazione del segreto istruttorio.

Il governatore, infatti, ha spiegato: "Lunedì 8 aprile sono venuto a conoscenza che nella giornata di giovedì 11 aprile sarei stato oggetto di una attività di acquisizione di documenti e dati da parte della Guardia di Finanza, in relazione ai finanziamenti percepiti in occasione della mia campagna per le primarie del Pd del 2017. In particolare, la fuga di notizie in piena violazione del segreto istruttorio precisava ulteriori fatti e circostanze. Lo stesso lunedì 8 aprile chiedevo al Procuratore della Repubblica di Bari di potere denunciare i fatti a mia conoscenza. Questa mattina alle ore 9, come anticipato dalla fonte indicata al Procuratore della Repubblica il giorno prima, la Guardia di finanza di Bari mi chiedeva di potere verificare alcune chat del mio telefono e mail relative agli scambi di messaggi con alcuni soggetti di interesse dell'ufficio. Contemporaneamente identica acquisizione è stata effettuata al mio Capo di Gabinetto. La questione attiene a verifiche sulla natura dei pagamenti di una società di comunicazione che ha curato parte della mia campagna elettorale, e con la quale era insorto un contenzioso giudiziario. Abbiamo fornito piena collaborazione al fine di consentire l'acquisizione di tutti gli elementi utili, nella convinzione di avere operato con assoluta correttezza e rispetto delle leggi".

Emiliano è finito nel mirino degli inquirenti insieme al capo di gabinetto della giunta

regionale, Claudio Stefanazzi, e due imprenditori pugliesi. La vicenda contestata riguarda il presunto pagamento di fatture all'agenzia di comunicazione che curò la campagna di Emiliano, da parte proprio dei due uomini d'affari.

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