Acque ancora molto agitate in Europa sul tema migranti. Dalla Commissione Ue arriva un avvertimento ai governi di Germania e Austria: dovranno consultare Bruxelles prima di adottare un accordo bilaterale per mettere in atto l’intesa raggiunta a Berlino tra la Cdu di Angela Merkel e la Csu di Horst Seehofer sui centri di transito e i respingimenti dei migranti. Tema, quest'ultimo, su cui si è rischiata una crisi di governo.
L’articolo 36 del regolamento di Dublino, spiega Natasha Bertaud, portavoce dell'esecutivo di Bruxelles, "prevede che gli Stati membri consultino la Commissione europea prima di concludere degli accordi bilaterali. Ed è in questo contesto che la Commissione verificherà e assicurerà la compatibilità" rispetto alla legislazione Ue.
Il tema è più complesso di quanto immaginato da Vienna e Berlino. "Il concetto di zone di transito - prosegue la portavoce - è previsto dalla legislazione europea all’articolo 43 della direttiva sulle procedure d’asilo. Gli accordi bilaterali sono previsti dall’articolo 36 del regolamento di Dublino".
Da Kurz nessuna indicazione a Juncker sul Brennero
Nei colloqui avuti ieri a Strasburgo, in occasione del lancio della presidenza austriaca dell’Unione Europea, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz non avrebbe dato indicazioni al presidentLo si apprende da fonti europee.
Austria: "Chiusura Brennero sarebbe catastrofe"
ll ministro dei Trasporti austriaco, Norbert Hofer, pensa che controlli protratti nel tempo al Brennero sarebbero una catastrofe dal punto di vista economico:
"Sarebbe senza dubbio una catastrofe", ha detto parlando con i giornalisti a Vienna, dove ha spiegato che per ogni deviazione verso la Svizzera le ditte si troverebbero a pagare un pedaggio supplementare per veicolo di 100 Euro
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