Di nuovo un'attacco, questa volta attraverso il Consiglio d'Europa che mette bocca sul decreto Sicurezza. Il protagonista dell'ennesimo affondo contro il dl sull'immigrazione è Dunja, Mijatovic, commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa (che non è la Commissione Ue).
"Il dl sicurezza solleva diverse preoccupazioni dal punto di vista dei diritti umani di migranti e richiedenti asilo", ha detto all'Ansa. "Rappresenta un passo indietro in termini di accesso alla protezione per le persone su cui incombono gravi minacce, o che le hanno già subite", e "non consentendo ai richiedenti asilo di accedere al sistema degli Sprar, si metterà ulteriormente in difficoltà il sistema di ricezione e integrazione italiano". E ancora: "Sono pertanto preoccupata - ha affermato - per una possibile regressione che andrebbe contro la tradizionale accoglienza italiana delle persone che hanno bisogno di protezione". Il commissario chiede quindi al Parlamento "di evitare di prendere decisioni affrettate e di valutare le preoccupazioni che solleva, consultando anche le organizzazioni che si occupano di diritti umani e la società civile".
Immediata è arrivata la risposta del ministro dell'Interno, che ha rispedito al mittente la accuse.
"Ignoranza del provvedimento e pregiudizio anti-italiano: il commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa straparla di Decreto sicurezza - ha attaccato Salvini - Farebbe meglio a guardare in casa propria, visto che nel Consiglio d’Europa c’è anche la Turchia. Ankara non è esattamente un modello di democrazia e tutela dei diritti umani. Basta lezioni e insulti da Strasburgo: c’è un limite a tutto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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