Migranti, non si ferma l'invasione in Sardegna

Stamattina sono sbarcati a Cagliari altri 931 migranti. Arriva così a 10mila il numero dei migranti arrivati nell’Isola e ben 3mila di questi risultano irreperibili.

Migranti, non si ferma l'invasione in Sardegna

L’invasione della Sardegna non si ferma. Stamane, al porto di Cagliari, sono sbarcati 931 migranti, salvati nei giorni scorsi dalla nave norvegese Siem Pilot a largo delle coste libiche.

I numeri degli sbarchi di migranti in Sardegna

Si tratta di 619 uomini, 121 donne e 182 minori, molti dei quali non accompagnati, tra cui alcuni con meno di 10 anni. Arriva così a 10mila il numero dei migranti arrivati nell’Isola e ben 3mila di questi risultano irreperibili. Al momento sarebbero 6 gli scafisti segnalati e individuati a bordo dalle autorità, mentre la macchina dell'accoglienza coordinata dalla Prefettura e dalla Questura con la Protezione civile regionale si è già mobilitata. Gli agenti della polizia scientifica e della squadra mobile stanno lavorando per l’identificazione dei migranti che, poi, spesso si riversano nelle piazze del capoluogo sardo.

L'aggressione al coordinatore di Noi con Salvini

Per Cagliari si tratta di una situazione insostenibile, denunciata più volte da ‘Noi con Salvini’ che aveva indetto per ieri la manifestazione #StopInvasione per protestare contro il degrado di Piazza Matteotti. Manifestazione che è saltata dopo l’iniziativa dei centri sociali di indire un pranzo di beneficienza per i migranti. Per evitare scontri, dato anche che il prefetto non aveva autorizzato i salviniani a usare quella piazza, la manifestazione dei militanti di ‘Noi con Salvini’ è stata annullata ma questo non ha impedito ai ragazzi dei centri sociali di aggredire Daniele Caruso, responsabile sardo del movimento che si trovava lì per un’intervista. Un’aggressione che oggi è stata condannata da Nicola Molteni parlamentare leghista e da Raffaele Volpi, vicepresidente di Noi con Salvini come “un atto infame e criminale”.

“Non saranno quattro criminali di noti centri sociali locali a zittire le battaglie di libertà del movimento Noi con Salvini. Chiediamo condanne esemplari e l'immediata chiusura di questi pseudo centri sociali che sono in realtà semplicemente aggregazione della feccia della società”, sottolineano i due esponenti leghisti.

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