Anche il governo e il Pd ora iniziano a storcere il naso sull'afflusso inarrestabile di migranti che arrivano dal mare. Mentre in questi giorni sono in corso le audizioni della commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'accoglienza, dalle fila del governo trapela l'ipotesi che dietro i massicci sbarchi di Pasqua (8.500 immigrati) ci sia una "regia" ben precisa, una "strategia quasi militare" per destabilizzare l'Italia.
Che tutti i barconi siano partiti allo stesso momento proprio nei giorni di festa non è un caso. O almeno è questo quello che credono dalle parti di Palazzo Chigi e Largo del Nazzareno. Secondo quanto scrive La Stampa, infatti, chi nel governo conosce bene il dossier immigrazione sussurra che dietro ci sia "una azione logistica fuori dal comune, quasi di stampo militare". Difficile capire chi siano i registi, ma alcune ipotesi ci sono.
La prima, ovviamente, è quella politica. Dopo l'accordo tra il ministro Marco Minniti e il premier libico Sarraj, sono molti quelli che a Tripoli vorrebbero indebolire il governo della Libia per spodestare il premier riconosciuto dall'Occidente. Di certo, a far partire i gommoni sono stati i soliti trafficanti di uomini che da anni fanno il buono e il cattivo tempo delle migrazioni via mare.
Ma il governo ha qualche sospetto anche sulle navi delle Ong che soccorrono i migranti al largo delle coste della Libia. Le indagini hanno infatti permesso di verificare che la rotta dei gommoni, i porti di partenza, gli orari e l'arrivo delle navi umanitarie potrebbero essere tutte puntate di un disegno ben congegnato. Non è la prima volta che le Ong vengono accusate di aiutare con il loro "lavoro" gli scafisti. Ora le nostre forze di polizia e gli investigatori stanno cercando di capire da dove le Ong ottengano i finanziamenti e se ci sianop accordi inconfessabili con i trafficanti di uomini. Il direttore generale di Save The Children ha ammesso che per quanto riguarda le Ong più piccole "quando girano così tanti soldi, non si può escludere qualche affare sporco". Non è un caso se il comandante dell'Operazone Sophia dell'Ue, Enrico Credendino, ha detto che "lavorano spesso al limite delle acque libiche e la sera hanno grossi proiettori: gli scafisti li vedono e mandano il gommone verso questi proiettori".
Il sospetto è tanto grande che pure Matteo Renzi si è svegliato: "Noi siamo accoglienti e salviamo vite umane - ha detto - ma non possiamo essere presi in giro da nessuno, né in Europa, né da Ong che non rispettano le regole".
E poi ha aggiunto: "C’è un problema europeo, che prima o poi verrà fuori. Non è possibile che l’Europa abbia 20 navi che prendono e portano solo in Sicilia". Una accusa ben precisa, diretta a quelle Ong che raccolgono migrantia poche miglia da Tripoli e poi li portano diretti in Sicilia anziché nei porti sicuri di Malta o della Tunisia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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