"L'emergenza in questo Paese non è l'immigrazione, ma la mancanza di legalità. E sullo ius soli andava messa la fiducia". L'accusa che Matteo Renzi, nella lettera pubblicata questa mattina su Repubblica, ha fatto al Pd di avere "sopravvalutato la questione immigrazione" e di avere aperto la strada al "successo di Salvini", viene rispedita al mittente non solo da alcuni esponenti dem, a partire dal segretario Nicola Zingaretti ("Interpreto le sue parole anche come una severa autocritica"). Ma pure dalla base del partito, che su Twitter ha risposto in massa all'ex premier contestandogli il tentativo, mal riuscito, di sottrarsi alle sue responsabilità. Come se Renzi, in passato, non fosse stato prima segretario del Pd e poi presidente del Consiglio. Sono in molti a farglielo notare.
Ho scritto una lettera a Repubblica per parlare di immigrazione in modo serio, civile, umano. L’emergenza in questo Paese non è l’immigrazione, ma la mancanza di legalità. L’emergenza sono le culle vuote. L’emergenza è la questione educativa.https://t.co/ENkZo9fwkM
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 5 luglio 2019
Emblematico è il tweet di Annapurna che pubblica una vecchia dichiarazione in salsa leghista del senatore di Rignano: "Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. A casa loro". Più diretto Francesco, per il quale la lettera di Renzi "dimostra la ragione per cui la sinistra è crollata, grazie anche al suo operato. Da questa lettera si desume che il popolo italiano è inconsapevole e che lei rappresenta la veritá. Peccato che la matematica le dia torto. Proseguo", mentre c'è chi linka un articolo con la foto di Renzi che stringe la mano a Minniti e il titolo "Quando sui migranti Renzi diceva: grazie Minniti e Gentiloni". "Basta inquinare i pozzi! E' finita, fattene una ragione e trovati un lavoro", gli urla Luca. Insomma, la marcia indietro dell'ex premier non è proprio piaciuta, né ai militanti Pd né tantomeno agli altri elettori.
La stragrande maggioranza dei commenti sono ipercritici nei confronti del senatore dem, a cui viene rinfacciato di avere "permesso l'invasione", "strumentalizzato" gli sbarchi di migranti "al fine di riavere consenso" e "fatto entrare 700 mila clandestini insieme alla Boldrini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.