Lucano: "Putin colpevole come la Nato. E le armi..."

Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, critica l'invio delle armi della Nato all'Ucraina e prende una posizione di neutralità sulla Russia

Lucano: "Putin colpevole come la Nato. E le armi..."

"Putin e la Nato, l'Occidente, hanno le stesse colpe". A dirlo è Mimmo Lucano, l'assai discusso ex sindaco di Riace, che solo qualche giorno fa aveva proprosto di aprire le case della cittadina calabrese ai profughi che fuggono dall'Ucraina.

"Quando c'è una guerra, che può diventare una Terza guerra mondiale che mette a repentaglio l'esistenza stessa del pianeta, tutti sono responsabili allo stesso modo", dichiara Lucano intervistato dall'Adnkronos. L'ex sindaco torna a parlare a pochi mesi dalla condanna in primo grado a 13 anni per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso d’ufficio. Lucano ne è sicuro: "Putin ha le sue responsabilità, la Nato e l'Occidente hanno le loro. Ma non serve fare una graduatoria, il pensiero è sempre e solo rivolto a quel mondo, un mondo che ci appartiene, siamo tutti abitanti dello stesso mondo". La guerra in Ucraia "ci riguarda tutti", sentenzia l'uomo che ha creato il 'modello Riace' tanto osannata dalla sinistra."Le stesse case che prima accoglievano gli immigrati, ora possono accogliere gli fugge dalla guerra", spiega Lucano che guarda con preoccupazione al "dramma di persone che per volere e decisione di altri stanno perdendo la vita". Un dramma che tocca le madri "che perdono i loro figli" e, in un tale contesto,"cercare dei colpevoli per quanto sta avvenendo - ribadisce Lucano - renderebbe tutto incomprensibile".

Il tre volte sindaco di Riace, dunque, non solo assume una posizione di neutralità di fronte a un'aggressione voluta dalla Russia, ma non vorrebbe neppure dare all'Ucraina gli strumenti necessari per difendersi da quella che, ogni giorno di più, assume i contorni di una vera e propria invasione militare. "Con le armi si alimenta solo la morte e la distruzione, la parola 'armi' non andrebbe neanche pronunciata+", aggiunge Lucano chiedendosi come si può pensare di fermare la guerra con le armi.

"Oggi la cosa importante è che la guerra finisca, il resto viene dopo, dopo si cercheranno i responsabili. La guerra deve essere fermata da chi l'ha provocata, chi l'ha provocata dovrebbe essere illuminato", conclude l'ex primo cittadino a cui Netflix ha dedicato una serie autobiografica.

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