Minacciata con il coltello e violentata alla stazione

La 21enne, nigeriana, aspettava il primo treno. Il fidanzato l'ha lasciata ai binari sola in piena notte

Minacciata con il coltello e violentata alla stazione
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Minacciata di morte con un coltello e violentata alla stazione. È successo a un ragazza di 21 anni nella notte di venerdì. I carabinieri, che sono intervenuti chiamati dalla vittima, stanno cercando l'aggressore.

La giovane ha chiamato il 112 poco dopo le 2.30 di notte dalla stazione ferroviaria di Lonate-Ferno, in provincia di Varese. Si tratta della stazione tra i Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno. La 21enne si trovava lì in attesa che la stazione riaprisse, alle 5, per poi prendere il primo treno possibile per tornare a Milano, dove risiede. Aveva trascorso la serata precedente con il fidanzato, un 22enne che invece abita a Ferno. I due ragazzi erano rimasti insieme non lontano dalla stazione fino a circa mezzanotte e mezza, dopo però la ragazza, che ha origini nigeriane, si è ritrovata da sola.

Come ha raccontato la vittima ancora in stato di choc nella propria denuncia ai carabinieri di Busto Arsizio, che l'hanno soccorsa insieme a un'ambulanza del 118, dopo che il fidanzato l'ha accompagnata in stazione le si è avvicinato uno sconosciuto. L'uomo l'ha aggredita e le ha puntato contro un coltello. L'ha violentata e poi è scappato a piedi. A quel punto la giovane è riuscita in lacrime a chiamare le forze dell'ordine.

La 21enne è stata portata al centro anti violenza della clinica Mangiagalli di Milano, dove è stata visitata e dove le sono state prestate le prime cure. Le indagini sullo stupro sono coordinate dalla Procura di Busto Arsizio. La vittima ha fornito una sommaria descrizione dell'aggressore. Ha detto che era giovane e che potrebbe trattarsi di un suo connazionale, visti i tratti somatici e la lingua che ha usato per rivolgersi a lei. Gli inquirenti hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della stazione e di una vasta area in tutta la zona, sperando di trovare un'immagine dello stupratore. L'Ansa ha raccolto le reazioni del sindaco di Lonate Pozzolo, Elena Carraro: «È un fatto gravissimo e inaccettabile. Una donna è stata violentata, non c'è nient'altro che conti. Da subito abbiamo iniziato a lavorare per garantire maggiore sicurezza. Non è facile: le risorse sono quello che sono. Ma questo non ci scoraggia». Con il primo cittadino di Ferno, Sarah Foti, «c'è un'ottima intesa - prosegue Carraro -. Davanti a un fatto tanto grave sono certa che sapremo unire le forze per intervenire. Aumentando in prima battuta il sistema di videosorveglianza presente sul territorio. Anche se, mi rendo conto, questo deve essere solo un punto di partenza.

La verità è che tutti, nessuno escluso, dobbiamo lavorare sul fronte della prevenzione. Intervenendo in modo sempre più massiccio nelle scuole, ad esempio, portando avanti una forte rivoluzione culturale a cominciare dai giovani».

CBas

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