Piano pandemico, Guerra a processo

Ministero della Sanità, nei guai 4 ex manager

Piano pandemico, Guerra a processo
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Come ha sempre sostenuto il Giornale non aver aggiornato il Piano pandemico fermo al 2006 è reato e potrebbe aver inciso sull'alto indice di mortalità (nonostante obbligo vaccinale e due lockdown) specie tra medici e infermieri, secondo l'Inail, per colpa delle mascherine farlocche strapagate e allegramente sdoganate. Il Gip di Roma Anna Maria Gavoni ha disposto l'imputazione coatta per l'ex dg della Sanità Ranieri Guerra (foto), l'allora dg della Prevenzione Giuseppe Ruocco e per due dirigenti, Maria Grazia Pompa e Francesco Maraglino per «omessa definizione dei piani di dettaglio» e «omissione o rifiuto di atti d'ufficio». Esultano i legali delle vittime della Bergamasca, il processo nasce da un stralcio della maxi inchiesta di Bergamo sul Covid trasferita per competenza a Roma, partita dal ritrovamento del report Oms di Francesco Zambon per opera dell'ex consulente delle vittime della Bergamasca Robert Lingard. Un rapporto fatto sparire perché denunciava sia la mancata applicazione del piano pandemico sia la gestione «caotica e creativa» della pandemia.

Archiviate le posizioni di Silvio Brusaferro, dell'ex capo della Protezione civile Angelo Borrelli e di altri manager accusati a vario titolo, di falsità ideologica, truffa e rifiuto di atti d'ufficio perché avrebbero mentito sulle autovalutazioni all'Oms sulla preparedness dell'Italia a una pandemia secondo linee guida bellamente ignorate. La vicenda era stata oggetto di una puntata di Report che Guerra considerava diffamatoria, fonti Rai fanno sapere al Giornale che il tribunale di Roma ha dato ragione a Report.

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