Quello che non sopporta il mondo femminile, non soltanto quello femminista, ma proprio tutta la realtà femminile - un po' più, un po' meno - è il cameratismo degli uomini. Un cameratismo che nasce sui banchi di scuola, ma che aveva nel servizio militare il suo apogeo. Oggi il servizio militare non è più obbligatorio e, quindi, il cameratismo sta perdendo quel sentimento di aggregazione che coinvolgeva tutti i giovani, quasi fosse un essenziale periodo di iniziazione alla vita adulta, autonoma dalla famiglia e responsabile nelle decisioni.
Quel cameratismo semplificava enormemente i problemi individuali che ciascun giovane, appena oltre l'adolescenza, si trovava ad affrontare: nel riconoscersi più o meno uguale agli altri commilitoni che con loro condivideva il tempo e lo spazio della caserma, quei suoi stessi problemi li portava al di fuori della propria interiorità, ma non per discuterli in complicate e ossessive analisi di gruppo, bensì per ritrovarli in una esteriorità che si esprimeva con lo scherzo, con una banale avventura, con una ricerca erotica semplice e inoffensiva, con le canzoni, grandi ritualità aggregative e identitarie. Certo, accadeva anche il peggio: la violenza del nonnismo che poteva avere sui fragili degli esiti devastanti. Ma anch'essa apparteneva alla variegata galassia del cameratismo: non un gioco, ma, appunto, un'iniziazione alla vita.
Cosa incomprensibile al mondo femminile che lo confonde col maschilismo.
L'adunata degli alpini, la 93ª nella storia, è finita sotto accusa per reato di maschilismo. Semmai di cameratismo: vuoi vedere che in ossequio al politicamente corretto ci si inventerà il reato di cameratismo militare? Cosa hanno fatto di male gli alpini durante il loro storico raduno? Certo, se fare un apprezzamento alle forme di una donna che passa davanti a loro, è un reato, non credo che possa restare fuori dalla galera un solo alpino. E come la mettiamo con il mazzolin di fiori che vien dalla montagna e che si regala alla bella? Doppio reato: il primo, non si molesta la ragazza che passa per strada donandole dei fiori; secondo, è severamente proibito (quindi punibile) cogliere i fiori in montagna.
Anche se presi
dall'euforia per qualche bicchiere di troppo, non c'è stata contro gli alpini nessuna denuncia per molestie o qualcosa del genere, ma forse peggio, è stato messo sotto accusa un modo d'essere inoffensivo e una tradizione.
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