Raid contro l'abitazione dell'eurodeputato pugliese di Fratelli d'Italia Francesco Ventola: il portone della sua abitazione a Canosa, nel nord Barese, è stato incendiato la scorsa notte mentre il politico, amico d'infanzia del nuovo commissario Ue Raffaele Fitto, e la sua famiglia erano in casa. Se l'incendio si fosse propagato le conseguenze sarebbero stato più gravi. Per fortuna l'incendio non ha fatto registrare ferito.
È lo stesso Ventola in video sui social in compagnia della moglie a raccontare la bruttissima esperienza: «Svegliarsi nel cuore della notte e non riuscire a respirare perché casa tua è piena di fumo, è qualcosa che non auguro mai a nessuno, nemmeno al peggior nemico. Abbiamo non la coscienza pulita, di più, ma il rammarico è che sono ore che continuo a chiedermi perché». L'esponente meloniano ipotizza che probabilmente quanto successo sia legato alla politica. «Nei tantissimi anni di esperienza ho fatto tantissime cose forse qualcuna sbagliata, ma una cosa è certa: non ho mai fatto del male a nessuno e mai ne farò, nostro impegno continua con la casa un po' piena di fumo, qualche danno, ma stiamo bene noi e i nostri ragazzi» assicura sui social Ventola.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ricorda come la dinamica dell'attentato sia molto simile al rogo di Primavalle: «Fortunatamente non ci sono stati feriti ma rimane un episodio gravissimo e che per le modalità ricorda quanto avvenne nel lontano 1973 ai fratelli Mattei, nel quartiere di Primavalle a Roma, i quali persero la vita dopo un incendio appiccato nel cuore della notte alla porta di casa. A Francesco Ventola e alla sua famiglia la vicinanza più sentita mia personale e del Senato della Repubblica».
La Procura di Trani indaga sull'episodio e non esclude alcuna pista. Anche quella anarchica, legata al clima di tensione degli ultimi giorni. Prima del politico, sono stati dati alle fiamme i portoni delle abitazioni di un direttore di banca e di un dirigente del Comune di Canosa. All'europarlamentare giunge la solidarietà anche da parte dell'ex sindaco di Bari Antonio Decaro: «Nel corso di una telefonata, questa mattina ho voluto esprimere a lui e alla sua famiglia la mia massima solidarietà per quanto accaduto. La politica, a prescindere dagli schieramenti e dalle appartenenze, deve condannare in maniera netta tutte le forme di violenza. Episodi come questo, contro rappresentanti istituzionali, rischiano di minare alle fondamenta la democrazia e devono vederci uniti nella loro difesa». Si unisce al collega il vertice europeo di Ecr: «Siamo certi che Ventola, politico innamorato del suo territorio e stimato per capacità e moderazione, non si lascerà intimidire.
Auspichiamo che le indagini già avviate dalle autorità competenti facciano presto chiarezza su questo gravissimo episodio e ne assicurino i responsabili alla giustizia» commentano il capodelegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles Carlo Fidanza e il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini.
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