Morelli contro Vauro: "Vuoi mettere le manette al tricolore"

Il deputato della Lega attacca il vignettista a Dritto e rovescio, commentando l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini per il caso della Gregoretti

Morelli contro Vauro: "Vuoi mettere le manette al tricolore"

"Oggi, per colpa di persone alla Vauro, giustizialisti e manettari, non si cerca di condannare Matteo Salvini, oggi si cerca di condannare l'Italia". Il leghista Alessandro Morelli, ospite del salotto televisivo di Dritto e rovescio – il talk show di Paolo del Debbio su Rete4 ogni giovedì sera – sbotta per la decisione dell'aula del Senato di questa settimana di dare parere positivo alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso della Gregoretti.

Come noto, infatti, l'emiciclo di Palazzo Madama ha detto sì al processo al segretario del Carroccio, nel mirino del tribunale dei ministri di Catania per il suo operato nell'estate 2019 quando era ministro dell'Interno: l'ex titolare del Viminale, infatti, non permise all'imbarcazione della Guardia costiera italiana di attraccare in un porto della Sicilia, dopo che aveva recuperato 131 migranti al largo della Libia.

Ma torniamo a Morelli. L'esponente parlamentare della Lega, infatti, battibecca con Vauro Senesi, detrattore del "capitano" e favorevole (per non dire favorevolissimo) al processo. Quando il vignettista e simpatizzante della sinistra cerca di interromperlo, il deputato fedele ad Alberto da Giussano tira fuori un tricolore piegato e "“intrappolato" in un paio di manette: "Oggi non si cerca di condannare Matteo Salvini, oggi si cerca di condannare l'Italia. Perché Matteo Salvini ha rappresentato e rappresenta il tricolore".

La "penna" toscana cerca di sovrastare la voce di Morelli: "Hai portato i giocattoli, fammi vedere il bianco…ma perché non tiri fuori la bandiera di Umberto Bossi?". Il riferimento al Senatùr richiama alla memoria il vilipendio alla bandiera dell'ex leader della Lega a fine anni Novanta, quando disse che utilizzava il tricolore per "pulirmi il c…".

L'ultima parola se la prende il leghista, che controbatte a Vauro: "Questo è il tricolore amico mio, e le manette voi le volete mettere al tricolore, a chi difende il Paese tutti i giorni".

In precedenza, prima che scoppiasse il battibecco, il disegnatore aveva chiarito la propria posizione circa il caso Salvini-Gregoretti: "Non credo che Salvini si debba battere sul piano giudiziario. Il reato imputatogli è quello di sequestro di persona e sono contento che finalmente si utilizzi la parola 'persona' in riferimento agli immigrati, perché sono persone, uomini, donne e bambini, non spacciatori…".

"Che sia un processo e una volontà politica quella di combattere un avversario come Salvini con la magistratura, è un dato di fatto evidente…", la contro-replica di Morelli. Poi l'affondo del leghista, il tricolore con le manette e l'ennesimo litigio con Vauro protagonista…

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