Parlamento e politica in lutto per la morte di Felice Maurizio D'Ettore (nella foto). D'Ettore, ordinario di Diritto privato all'Università di Firenze, ex deputato, esponente di Fratelli d'Italia dopo la militanza in Forza Italia e Coraggio Italia, era stato nominato dall'esecutivo in carica garante nazionale dei diritti delle persone private delle libertà personali. L'ufficialità della nomina era arrivata lo scorso settembre. Era originario di Napoli, dov'era nato, ma si era trasferito ad Arezzo, dove aveva ricoperto anche l'incarico di coordinatore provinciale, prima per il Popolo della Libertà, e poi per gli azzurri.
L'esponente politico, che si trovava in vacanza in Calabria con la sua famiglia, è deceduto dopo un improvviso malore. Aveva 64 anni. È stato trasportato d'urgenza in ospedale, a Locri, dove poi è morto. Tra coloro che hanno espresso il loro cordoglio, anche la premier Giorgia Meloni. «Apprendo con dolore - ha fatto sapere la presidente del Consiglio - dell'improvvisa scomparsa del garante delle persone detenute». «Tutti -ha continuato la leader di Fdi - abbiamo apprezzato la dedizione e la professionalità» di D'Ettore. Soprattutto «in un momento così particolare per il mondo penitenziario». Meloni ha chiosato, definendo l'ex parlamentare «un uomo onesto e generoso». Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è stretto «commosso» con l'«affetto più profondo e la gratitudine per tutto quello che ci ha dato» alla famiglia dell'esponente di Fdi.
Un cordoglio sincero, sentito e bipartisan. Come dimostrato anche dal ricordo del professor Stefano Ceccanti, parlamentare del Pd nella scorsa legislatura. «Coloro che hanno partecipato attivamente ai lavori della commissione Affari costituzionali - ha fatto sapere l'ex deputato - hanno potuto apprezzarne non solo l'intelligenza ma anche le grandi doti di ironia e autoironia, oltre a uno spiccato anticonformismo».
«Ci mancherà», ha concluso il professore.Per Fabio Pinelli, vicepresidente del Csm, D'Ettore «non solo» era «un illuminato garante dei detenuti, un professore arguto, un intellettuale di raro valore» ma «anche uno strenuo difensore degli ultimi».
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