Mosca attacca ancora. Ma cerca altri contatti con gli Usa

Il Cremlino: "Dialogo rispettoso". Una squadra di Kiev in America per le terre rare

Mosca attacca ancora. Ma cerca altri contatti con gli Usa
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Le foto dei civili che cercano rifugio nella metropolitana di Kiev, non solo riportano alla mente le prime settimane dell'Operazione Speciale, ma sanciscono quanto ancora sarà lunga e impervia la strada dei negoziati. Mosca sabato notte ha lanciato missili balistici, esplosi dalle navi nel Mar Nero, contro la capitale ucraina e droni nelle regioni di Mykolaiv, Sumy, Kharkiv, Khmelnytsky e Cherkasy. Il bilancio è di 2 morti e 27 feriti tra i civili. Solo da lunedì scorso il Paese è stato investito da 1.460 bombe aeree guidate, quasi 670 droni, e più di 30 missili. Per Zelensky tutto questo è insostenibile: «La Russia mostra le sue vere intenzioni, ovvero persistere nel terrore finché il mondo lo permetterà. Dobbiamo rafforzare la nostra difesa aerea. Tutti gli accordi raggiunti con i partner devono essere intensificati il prima possibile». L'ultimo raid di Mosca è stato così veemente che la Polonia si è trovata costretta a far decollare i suoi caccia per garantire la sicurezza dello spazio aereo. Il Cremlino sostiene di aver colpito obiettivi militari (lo disse purtroppo anche in occasione della mattanza di Kryvyi Rih, 20 morti) e accusa Kiev di aver condotto ieri sette attacchi a siti energetici in Crimea, Bryansk, Rostov e Voronezh.

Putin nel frattempo ha deciso di inviare per la seconda volta in pochi giorni a Washington il capo del Fondo russo d'investimenti diretti (Rdif) Kirill Dmitriev, che parla di dialogo con la Casa Bianca «rispettoso e positivo» e spiega che «nuovi contatti tra funzionari russi e americani potrebbero avvenire già in settimana». «Proseguiremo nell'unione di intenti e di investimenti su terre rare, artico e gas». Sotto traccia, come durante il primo summit con Steve Witkoff, Russia e Stati Uniti proveranno ad allentare la tenaglia reciproca delle sanzioni. Mosca non è stata inclusa nella nuova lista di dazi proprio a causa dei negoziati in corso. Intanto l'Ucraina invierà una squadra a Washington in settimana per nuovi negoziati sulle terre rare.

Nel 1.138° giorno di conflitto la Russia ha rivendicato la conquista della località di Basivka (Kiev nega), dimostrando non solo di aver quasi liberato totalmente il Kursk, ma di essersi riversata nel Sumy ucraino, bombardato a lungo ieri sera. A Pokrovsk (Donetsk), le truppe di Kiev si troverebbero in una situazione disperata. Lo racconta Roman Vlasenko, soldato della 110a brigata meccanizzata, e famoso campione di kickboxing in patria. «I russi hanno raso al suolo tutti i villaggi. È difficile contenerli. Qui è un inferno». La Marina inglese ha intercettato nelle acque territoriali sensori per spiare i sottomarini.

Londra ipotizza lo zampino di Mosca, «intenzionata a mappare e sabotare le infrastrutture critiche britanniche». A Gorlovka (Donbass) un civile è stato ucciso da un drone ucraino. Le forze armate di Kiev avrebbero sequestrato una chiesa nel Kursk per farne un deposito d'armi.

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