Paura per i rischi nucleari, rimpallo di accuse, attesa per gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Anche ieri la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata al centro del braccio di ferro Russia-Ucraina, al centro delle attenzioni internazionali e delle preoccupazioni europee. Nonostante i bombardamenti degli ultimi giorni abbiano colpito edifici a distanza di 100 metri dai reattori dell'impianto ormai sotto il controllo russo (nella notte danneggiati almeno 9 grattacieli e 40 edifici privati), è stata proprio l'Aiea ieri a precisare, riferendo informazioni fornite da Kiev: «Ci sono stati bombardamenti nell'area di Zaporizhzia giovedì, venerdì e sabato, ma le informazioni sulla natura del danneggiamento sono incomplete. I bombardamenti hanno colpito i cosiddetti edifici speciali dell'impianto, situati a circa cento metri dagli edifici del reattore. Ci sono stati danni anche ad alcune condutture dell'acqua, ora riparate». Poi la rassicurazione: «Tutti i sistemi di sicurezza della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia rimangono operativi. La radioattività è normale e non ci sono indicazioni di perdite di idrogeno». Ma le autorità hanno iniziato la distribuzione di compresse di iodio a chi vive vicino all'impianto per far fronte a una eventuale esposizione alle radiazioni.
L'attesa è per l'arrivo degli esperti dell'Aiea, mentre il direttore dell'Agenzia Mariano Grossi prosegue i suoi colloqui con tutte le parti con l'obiettivo di inviare una missione a Zaporizhzhia «nei prossimi giorni» per contribuire a garantire la sicurezza nucleare.
Di fronte all'allarme lanciato dal governo di Kiev - quello del rischio di un «disastro nucleare» - e degli ostacoli frapposti da Mosca per allontanare l'arrivo dei tecnici Aiea, la Russia ha risposto ieri attaccando a sua volta l'Ucraina. «Sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia il regime di Kiev sta facendo terrorismo nucleare», ha detto la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un'intervista. Ovviamente» il terrorismo nucleare «può essere fatto non solo da coloro che possiedono armi nucleari o bombe sporche, ma anche nel modo in cui vediamo ora», ha insistito. «Mosca spera che la visita degli ispettori dell'Aiea alla centrale nucleare, abbia finalmente luogo, nonostante l'influenza distruttiva di Kiev», ha aggiunto.
Quanto alle accuse di Kiev di star mettendo i bastoni fra le ruote perché non si arrivi a una missione che consenta di capire davvero qual è la situazione sicurezza nella centrale, la portavoce Zakharova taglia corto: «La Russia non solo è favorevole alla missione dell'Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia controllata dalle sue forze militari ma insiste perché possa essere organizzata».
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