Dopo la lettera da parte della Commissione Ue che sostanzialmente ha bocciato la manovra italiana, torna a far sentire la sua voce il Commissario agli Affari Economici Ue, Pierre Moscovici: "La crisi economica ha gettato questo meraviglioso paese in un periodo buio dal quale non è ancora completamente uscita". Poi sempre Moscovici di fatto ha sottolineato, nel corso del suo intervento al forum Italia-Francia organizzato dall'Aspen, il record che detiene l'Italia con 10 milioni di cittadini indigenti. Poi il Commissario ha esplicitato la sua analisi in modo più chiaro: "La crisi ha fatto sprofondare questo meraviglioso Paese (l’Italia, ndr) in un periodo buio, dal quale non è ancora completamente uscito. Infatti, se l’economia italiana sta andando meglio, è anche segnata da un’esplosione di disuguaglianze tra regioni, tra categorie sociali, tra generazioni. L’Italia continua a vedere il divario tra ricchi e poveri allargarsi e detiene il triste record della prima posizione europea per il numero di poveri con oltre 10 milioni di persone che hanno difficoltà a far fronte a spese impreviste, avere una casa e curarsi".
Insomma a quanto pare da Bruxelles non si ferma il fiume in piena di critiche e di accuse che si sta abbattendo sul nostro Paese dopo il varo del Def. Moscovici questo punto traccia un quadro della situazione in Europa e manda un messaggio anche all'Italia: "Oggi l’economia è più forte e resiliente del 2008. La crescita è solida, al massimo da 10 anni e il tasso di disoccupazione ai livelli pre-crisi. Mai l’Europa ha avuto un’occupazione così elevata. Tutti i paesi dell’Eurozona, per la prima volta dalla nascita, sono sotto il 3% di deficit, con una media inferiore all’1%. La Grecia sta tornando alla normalità". E ancora: "Da qualche giorno ho ricevuto i Piani di bilancio 2019 dei Paesi membri e dobbiamo valutarne la conformità rispetto alla riduzione del deficit strutturale, essenziale per la discesa duratura del debito. Manterrò un dialogo costruttivo con tutti gli Stati per assicurarmi che restino dentro un percorso di bilancio sano. Lo faccio nell’interesse dei cittadini europei e della stabilità dell’Eurozona.
Un’applicazione intelligente delle regole può stimolare crescita e lavoro, riducendo deficit e debito". Infine il Commissario Ue ha anche parlato del "rischio contagio" dall'Italia nell'Eurozona: "Non commentiamo le dinamiche di mercato, ma non temiamo questo scenario".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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