Le mosse della sinistra per candidare la Boldrini a premier

Giuliano Pisapia sta lavorando per candidare Laura Boldrini alle primarie di centrosinistra e sfidare Matteo Renzi

Le mosse della sinistra per candidare la Boldrini a premier

Il suo nome era circolato anche a poche ore dalla sconfitta di Matteo Renzi al referendum costituzionale come possibile premier. Solo una suggestione, probabilmente, visto che poi quella casella è finita nelle mani di Gentiloni. Ma a sinistra si sta lavorando per portare Laura Boldrini a Palazzo Chigi. O almeno a correre per ambire alla presidenza del Consiglio.

Il vero sponsor dell'attuale presidente della Camera è Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e ora possibile aggregatore dell'ala progressista dentro e fuori da Pd. Non è una novità che a sinistra del Partito Democratico qualcosa si stia muovendo. Il sogno di Pisapia è quello di riunire tutte le anime che non si riconoscono nella spinta riformatrice di Renzi, ma che con esso potrebbero allearsi per la formazione di governo. Parliamo di Sel, le altre sigle di sinistra e la minoranza Pd che potrebbe staccarsi dalla casa madre e confluire in una nuova formazione che si allei al Pd prima delle elezioni. Laura Boldrini in tutto questo potrebbe essere il volto giusto da confrontare con Renzi nelle primarie di coalizione per la scelta del candidato premier. Boldrini è donna, una figura istituzionale e a quanto pare apprezzata dai colleghi politici della sinistra. Non è ben chiaro se per gli elettori sia lo stesso, ma questo solo il voto potrà dirlo.

L'idea, secondo quanto scrive il Corriere in un retroscena, piace pure all'ex sindaco di Firenze, cui non dispiarebbe sfidare la Boldrini piuttosto che Speranza o una figura di comodo. Renzi vuole che le primarie siano una sfida vera che possa legittimarlo agli occhi degli elettori, così come lo fu la vittoria su Bersani. Vincere con un candidato di comodo sarebbe controproducente mentre sconfiggere la Boldrini potrebbe lanciarlo verso Palazzo Chigi.

Nemmno la minoranza Pd, in fondo, potrebbe dire di no.

Da tempo spingono per Emiliano, attuale governatore della Puglia, ma sarebbe difficile rifiutare la discesa in campo del Presidente della Camera. Che per ora non dice nulla, ma a quanto si apprende avrebbe già avuto alcuni contatti con Renzi.

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