Il MoVimento 5 Stelle si è fatto in tre: quanti guai per Conte

Dopo la nascita di un nuovo partito, spunta un'altra divisione interna. Il MoVimento 5 Stelle si sta frantumando in tanti pezzi. E non è detto sia finita qua

Il MoVimento 5 Stelle si è fatto in tre: quanti guai per Conte
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Nel giorno dell'annuncio della nascita di un nuovo partito alternativo al MoVimento 5 Stelle, spunta un'altra micro scissione che fotografa il momento di forte divisione. Il senatore Emanuele Dessì, già ex grillino, potrà infatti intervenire a nome del Partito comunista italiano.

Quello, per intenderci, che è presieduto da Sergio Rizzo: "L'autorizzazione è arrivata. Da oggi rappresento, nel Parlamento Italiano, il Partito Comunista. Dopo un lungo peregrinare, spesso piacevole, a volte tormentato, si torna a casa...", ha fatto sapere via social il senatore. Vale la pena sottolineare come Dessì provenga dall'emisfero grillino vicino all'ex sindaco di Roma Virginia Raggi, che è tuttavia rimasta per ora all'interno della creatura di Beppe Grillo.

Ciò che è stato il MoVimento 5 Stelle, con quest'altra singola iniziativa, si tripartisce nelle Aule parlamentari: esisterà la formazione politica guidata da Giuseppe Conte, ma ci sarà anche il partito che dovrebbe chiamarsi "L'Alternativa" che sarà presentato venerdì a Roma, più la voce per ora isolata di Dessì in rappresentanza dei comunisti. Non è finita: il gruppo Mistro, che è composto anche da parecchi fuoriusciti grillini, è in fermento. Non è chiaro, ad esempio - così come raccolto in queste ore da IlGiornale.it - quale sia la destinazione politica dell'ex ministro Barbara Lezzi, che qualcuno dà vicino a L'Alternativa e qualcun altro sonda in quota ricostituzione dell' Italia dei Valori. Ma le due realtà - Alternativa ed Idv - potrebbero anche confluire in un soggetto soltanto. C'è grosso caos.

Intanto emergono dettagli sulle adesioni alla formazione politica nata sulla scia di coloro che sono stati espulsi dal MoVimento 5 Stelle per non aver votato la fiducia al governo di Mario Draghi. Questi, secondo quanto ripercorso dall'Adnkronos, sono gli onorevoli che faranno parte della nuova creatura politica: Andrea Colletti, Pino Cabras, Emanuela Corda, Raffaele Trano, Andrea Vallascas, Leda Volpi, Jessica Costanzo, Alvise Maniero, Francesco Forciniti, Paolo Giuliodori, Arianna Spessotto, Francesco Sapia, Rosa Alba Testamento, Paolo Nicolò Romano e Raphael Raduzzi. Poi ci sono i senatori Mattia Crucioli e Luisa Angrisani.

Non sfugge che manchino esponenti quali Barbara Lezzi, appunto, ma anche l'attuale presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, oltre che ulteriori eletti finiti nel Misto come Rosa Menga. La Lezzi e Morra sono stati protagonisti della prima fase grillina ed ora come ora risultano senza casa politica. Al momento, non si può escludere che nasca persino un ulteriore partito che potrebbe essere proprio capitanato da questo duo.

Come ripercorso dall'Adnkronos, a inizio mese l'ex ministro Vincenzo Spadafora aveva avvertito sulla scissione: "C'è (il rischio, ndr) e io lavoro affinché ciò non avvenga".

Ma soltanto nella giornata di oggi sono emerse, sul piano partitico, due scissioni che si erano già verificate nelle Aule parlamentari. E non è detto che tutto questo non preluda ad un'altra divisione ancora. Il MoVimento 5 Stelle per come lo abbiamo conosciuto è ormai diviso in rivoli molto diversi tra loro.

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