Il MoVimento 5 Stelle è costretto a registrare l'ennesima fuoriuscita dal partito: il consigliere regionale del Lazio Francesca De Vito ha comunicato la decisione di abbandonare il gruppo regionale. L'esponente politico abbandona così la formazione tramite cui era stata eletta alla Pisana.
I grillini perdono un altro elemento del loro schieramento, peraltro in un contesto, quello laziale, dove il MoVimento 5 Stelle svolge un ruolo fondamentale per tenere in piedi la gestione dell'ex segretario del Pd Nicola Zingaretti. Lo sfogo di Francesca De Vito, che è lungo ed articolato, è comparso su Facebook qualche ora fa.
L'ex esponente politico grillino ha posto accenti su molte delle questioni su cui il MoVimento 5 Stelle avrebbe seguito una linea contraria a quella comunicata agli elettori in campagna elettorale. Il che rientra in qualche modo nel dibattito che riguarda il da farsi per i pentastellati, chiusi tra l'indefinibilità dell'ex premier Giuseppe Conte e la tentazione del ritorno al "partito del Vaffa", che sarebbe invece caldeggiata da Alessandro Di Battista e da chi, ad esempio, ha optato per votare contro la riforma Cartabia in Parlamento.
Il consigliere regionale ha scritto di non voler essere "complice" di "tutti i silenzi relativi alla questione Tosini, ex dirigente regionale del settore rifiuti, al concorso di Allumiere o a quello della ASL di Latina". Ma non solo. La De Vito ha anche aggiunto di non avere intenzione "essere accostata ai voti favorevoli sul parziale ripristino di una quota dei #vitalizi né al favore concesso con la proroga ai gestori delle slot machine, una nostra battaglia da sempre, a cui anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno votato contro".
Insomma, i grillini per la De Vito avrebbero operato una vera e propria rivoluzione delle priorità, smentendo peraltro alcune architravi del loro programma politico e tradendo, dunque, le preferenze conquistate. E per questo l'esponente laziale ha optato per lasciare al loro destino i pentastellati.
L'ex grillina si dimostra anche scettica sull'ormai consolidato ingresso in Giunta da parte dei suoi ex colleghi di partito: "Ritengo - ha scritto all'interno del post apparso sul social citato - che nel #Lazio migliaia di elettori del M5S siano stati traditi da chi non ha avuto la forza di resistere alle "lusinghe" di #Zingaretti ed è entrato in Giunta senza un voto di conferma da parte degli iscritti e malgrado lo stesso Governatore continui quotidianamente ad aggredire verbalmente la Sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi". Del resto, l'alleanza tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle, che nel Pd è perseguita soprattutto dal segretario Enrico Letta, è uno dei temi posti sul tavolo da chi vorrebbe tornare all'oltranzismo della prima ora. Esistono differenze di posizioni evidenti tra i pentastellati, che stanno affrontando un vero e propio caos al loro interno.
Dopo aver riservato uno sguardo alle polemiche che anche il Pd muove nei confronti di Virginia Raggi in virtù delle amministrative di ottobre, la De Vito annota che "non era certo questo il compito che ci avevano affidato i risultati elettorali quando ci siamo proposti come terza forza politica".
Viene segnalato un vero e proprio tradimento. Un allarme che proviene da chi, nel MoVimento 5 Stelle, ha militato per anni. Il partito che Giuseppe Conte vorrebbe riorganizzare è ormai immerso in una confusione assoluta.
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