Multano le coop dei migranti: denuncia per i sindaci leghisti

La causa annunciata dall'Asgi, l'associazione studi giuridici sull'immigrazione: nel mirino le multe contro le coop i cui migranti fanno accattonaggio

Multano le coop dei migranti: denuncia per i sindaci leghisti

Avevano deciso di multare le cooperative che non controllano i "loro" migranti e che finiscono a chiedere l'elemosina di fronte ai negozi cittadini: i due sindaci della Lega Nord di San Germano e Borgosesia rischiano di dover fare i conti contro una causa collettiva intentata dall'assocazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi).

Il caso era scoppiato alcune settimane fa, quando i due sindaci leghisti avevano dato il via ad un controllo serrato contro l'accattonaggio. L'Asgi si era rivolta al Prefetto di Vercelli, che però non ha mosso dito. Così Alberto Guarisio ha annunciato a Repubblica di voler dare il via ad una causa civile per discriminazione razziale. Oltre ai due comuni vercellesi, nel mirino dell'Asgi sono finite anche altre città che hanno firmato delibere tese a impedire in qualche modo l'apertura di centri di accoglienza per immigrati.

Paolo Tiramani, segretario provinciale della Lega Nord e sindaco di Borgosesia, però, non si è fatto intimorire. "Apprendiamo con stupore la decisione da parte di questa associazione di intraprendere un’azione legale nei nostri confronti - ha scritto in una nota -. Fin da subito abbiamo chiarito che questa ordinanza non era né razzista né populista ma voleva colpire coloro i quali facendo business sulla pelle dei migranti non svolgevano le attività di occupazione giornaliere di queste persone, che, senza controllo, si dedicavano tra le altre cose a fare accattonaggio. Non è un caso che la stessa Prefettura, nella persona di Sua Eccellenza dottoressa Trio, abbia dichiarato che non ci siano gli estremi di un loro intervento avvallandone i contenuti".

E in effetti il provvedimento dei sindaci leghisti non è rivolto direttamente ai migranti, che non verranno multati se chiedono l'elemosina. Ma alle cooperative che, per contratto con la prefettura, dovrebbero fornire loro non solo vitto e alloggio, ma anche delle attività per impedirgli di finire a bighellonare in strada.

Tiramani vuole combattere il "business senza scrupoli" delle cooperative e non sembra intenzionato a ritirare le sue delibere: "Questa associazione - ha detto a Infovercelli24 -invece che segnalare tali delibere e ordinanze, dovrebbe denunciare per truffa aggravata tutte le cooperative o associazioni no profit che intascano 35 euro al giorno senza neanche vigilare su queste persone, creando ingenti profitti".

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