"Multe fino a 5mila euro ai furbetti del calcio piratato"

In arrivo le maxi-sanzioni. Il commissario: "Impopolare ma necessario per contrastare le associazioni criminali"

"Multe fino a 5mila euro ai furbetti del calcio piratato"
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Stop alle partite pirata. Si intensifica la lotta allo streaming online illegale di manifestazioni sportive, con le partite di calcio in primis, e non solo. E sono in arrivo multe da 150 a 5mila euro.

«Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali, ma anche quelle legali che fanno business rubando proprietà intellettuali» sostiene il commissario dell'Agcom Massimiliano Capitanio.

«Purtroppo - sottolinea - una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti di 'pezzotto', gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android e Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero)».

Il «pezzotto» è un decoder illegale, che permette di accedere ai programmi delle tv a pagamento come Sky, Netflix o Dazn. Agcom aveva già definito i requisiti tecnici e operativi per il funzionamento della piattaforma Piracy Shield, con cui vengono bloccati i siti che diffondono illecitamente eventi sportivi live.

Ora arrivano anche le multe. Il commissario Agcom ammette che non avrebbe voluto arrivare alle sanzioni. Ma tant'è. «È un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario. Anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla. Nel frattempo anche la Spagna si muove nella stessa direzione. Un fronte comune in Europa non può che far bene».

La Spagna obbligherà gli operatori Internet a informare le autorità competenti sugli utenti che si collegano ai server che trasmettono contenuti illegali. Un'autentica rivoluzione avviata dopo il via libera all'ordinazione del Tribunale Commerciale di Barcellona.

Su richiesta del giudice infatti, gli operatori, forniranno una lista di indirizzi IP, il nome, il cognome e il numero identificativo della persona titolare del contratto Internet che era collegato con quell'indirizzo IP in

quel determinato giorno. Anche l'indirizzo dell'abitazione a cui sono assegnate linea e fatturazione saranno poi comunicate. Una stretta necessaria visto il dilagare incontrollato della pirateria delle partite «craccate».

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