La nascita e la storia dei G7

La formula del G7 nasce nel 1976 con l'ingresso del Canada ma i primi summit economico-finanziari iniziano nei primi anni '70 e col tempo diventano uno strumento per affrontare i grandi problemi della Terra

La nascita e la storia dei G7

Il G7 ha una storia ultratrentennale. Il primo Vertice tra gli attuali 7 Paesi membri si svolse nel 1976 a San Juan negli Stati Uniti, ma l’idea di tenere degli incontri tra i leader mondiali nasce nei primi anni ’70.

Gli esordi del G7

Il segretario al Tesoro statunitense, George Schultz, dopo il crollo del sistema di Bretton Woods, decise nel 1973, a seguito della crisi energetica che colpisce il sistema economico-finanziario internazionale, di tenere un forum, insieme agli altri ministri dell’economia di Francia, Germania e Regno Unito, per affrontare i temi di cooperazione economica e monetaria. Nel 1974 venne coinvolto anche il Giappone, e nasce così il G5, ma l’anno successivo, su iniziativa del Presidente francese Valéry Giscard d’Estaing, si aggiunge anche l’Italia e il Vertice assume la denominazione di G6, che diventa un “summit economico” delle sei potenze economiche mondiali. Nel 1976 il Vertice vede l’ingresso del Canada nel 1976 (G7) e, l’anno successivo, la partecipazione della Comunità Economica Europea (oggi Unione europea). A partire dal Vertice di Ottawa del 1981 la CEE-UE partecipa non solo alle riunioni di sua competenza esclusiva, ma a tutte le discussioni del G7 ed è rappresentata dal Presidente della Commissione Europea e dal Presidente del Consiglio Europeo.

L'ingresso e l'esclusione della Russia

L’Unione Sovietica venne invitata per la prima volta nel 1991 ai tavoli di discussione paralleli e, poi, la neonata Federazione Russa venne gradualmente coinvolta nel processo G7 fino alla sua prima partecipazione, al Vertice di Napoli del 1994. Nasce il cosiddetto G7+1, le cui riunioni avrebbero dovuto svolgersi alla conclusione di ogni summit. Solo nel 1997, col Vertice di Denver, la Russia entrò a pieno titolo nel formato del Vertice (G8) e nel luglio 2006 a San Pietroburgo si tiene il primo Vertice sotto la Presidenza russa. Il secondo si è tenuto a Sochi nel 2014 ma è stato sospeso a causa della crisi ucraina ed è stato sostituito da un Vertice G7, senza la Russia, organizzato a Bruxelles.

Le ultime evoluzioni del G7

Il G7/G8, col tempo, da forum di coordinamento di politiche economico-finanziarie è diventato un Vertice in cui si affrontano i principali temi di politica estera e di sicurezza internazionale. A partire dagli anni novanta l’agenda dei Summit si estese a questioni trasversali come i cambiamenti climatici, la lotta alla povertà, l’immigrazione e la non proliferazione nucleare e si è intensificato il dialogo con i Paesi in Via di Sviluppo, in particolare con l’Africa. Nel 1998 e 1999 si tennero quattro riunioni in formati più ampli (G22 e G33); nel dicembre del 1999 venne costituito il G20 dei Ministri dell’economia, con l’inclusione – oltre ai G8 – di una serie di Paesi emergenti e dell’Unione europea. Nel 2005, Tony Blair invitò cinque Paesi emergenti con un particolare rilievo politico ed economico: Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica, mentre nel 2008 la crisi finanziaria globale spinse l’allora Presidente USA George W.

Bush a convocare il primo Vertice a livello di Capi di Stato e di Governo in formato G20 (che include il G8 più Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Messico, Sudafrica, Turchia e Unione europea e varie organizzazioni internazionali).

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