Nei social c'è chi inneggia "Traini, prendi la mira..." Boldrini, fotomontaggio choc

Qualcuno santifica lo sparatore: «Un patriota» E il presidente della Camera finisce «decapitata»

Nei social c'è chi inneggia "Traini, prendi la mira..."  Boldrini, fotomontaggio choc

Tante condanne per Luca Traini, l'autore della sparatoria contro gli immigrati a Macerata definito dai più uno squilibrato. Ma anche tanti post choc: a spulciare i social c'è pure chi lo santifica o si rammarica che il giovane non abbia «preso bene la mira». E persino chi gli dedica la pagina Facebook «Luca Traini presidente» o ne approfitta per minacciare Laura Boldrini, augurandole di finire «sgozzata da un nigeriano inferocito».

Eppure non manca chi pur condannando fermamente la folle azione non riesce a non pensare al contesto nel quale la tragedia è maturata. E se il coordinamento romano di Forza Nuova parla di popolo che «vive nel terrore» mentre «lo Stato pensa solo a reprimere i patrioti e a difendere gli interessi dell'immigrazione» e Matteo Salvini punta il dito contro «un'immigrazione fuori controllo» che «porta allo scontro sociale», una delle parole che più spesso rimbalza in rete è «esasperazione».

«Certo, le altre facce del male di #macerata sono quelle dei violenti favoreggiatori degli scafisti, che, tiranneggiando e opprimendo la nazione, suscitano esasperazione che poi si traduce in azioni esecrabili», cinguetta l'utente @maninblack53. «Sembra che i vostri migranti siano i violenti, ovviamente l'esasperazione e/o teste calde fanno il resto», aggiunge Toni (@toni_pescasub). «Lo Stato è più forte di lui... Ma lo Stato dov'è quando immigrati stuprano, rubano o ammazzano? Ci vuole poco ad innescare la miccia», dice invece Wanda (@StellinaLuce).

Dietro il gesto di un folle per molti ci sono soprattutto le politiche sull'immigrazione degli ultimi anni: «Aver permesso a dismisura una invasione di africani sul nostro territorio, gente ospitata con vitto alloggio e companatico, che ci ricambia con atti delinquenziali si sono create le premesse per una esasperazione generale ove i più deboli partono con iniziative personali», accusa Enzo (@EnzoMas48). Mentre Emanuele Pastorino (@pasto_ema) si rivolge direttamente a Matteo Renzi chiedendo autocritica per la linea politica sull'immigrazione: «Vero, responsabilità è di chi incita odio - scrive - Ma anche di chi incita indifferenza». E poi c'è un altro grande tema a generare rabbia: l'incertezza della pena: «Mi spiace solo perché prenderà più anni di galera lui del nigeriano», cinguetta Marcello Grando (@mgdj56), «Sicuramente un pazzo ma il livello di esasperazione è colmo e la colpa è della sinistra».

«Non è razzismo», aggiunge Francesco Di Bello (@FraDiBello1983): «É l'esasperazione di sapere che la giustizia giudicherà in modo non esemplare i gesti cruenti, specie se di gente ospitata e senza il minimo rispetto per i nostri valori e le nostre leggi...».

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