Da New York a LA cortei pro-Ucraina. Vance contestato

Vermont, slogan al resort del vice: "Scia in Russia"

Da New York a LA cortei pro-Ucraina. Vance contestato
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Dopo il duro scontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump nello Studio Ovale, centinaia di persone sono scese in strada in diverse città americane - tra cui New York, Los Angeles e Boston - per esprimere la loro solidarietà all'Ucraina. E in Vermont, altri centinaia di dimostranti pro-Kiev hanno invaso la stazione sciistica dove il vice presidente JD Vance era in vacanza con la sua famiglia, costringendoli a cambiare resort.

Il numero due di Trump è stato colui che venerdì ha acceso la miccia alla Casa Bianca, dando il via alla lite con Zelensky in mondovisione. E sabato, Vance è stato accolto dai manifestanti indignati che si sono schierati lungo le strade innevate durante la sua visita al Sugarbush Resort di Waitsfield, costringendolo a interrompere il viaggio di quattro giorni. Alcuni di loro si sono persino accampati vicino a uno skilift dove pensavano che la second family stesse sciando. Le persone hanno accusato Vance di «tradimento verso l'America», lo hanno definito «feccia nazista» e «vergogna nazionale», suggerendogli di «andare a sciare in Russia». «Non hai vergogna? Sostieni l'Ucraina», recitava un altro cartello. A causa delle intense proteste fuori dal resort dove alloggiavano, il vice presidente e la famiglia sono stati costretti a trasferirsi in una «località segreta» nelle vicinanze.

Le manifestazioni erano state pianificate giorni fa e inizialmente riguardavano i tagli dell'amministrazione Trump al governo federale. Giovedì il governatore repubblicano del Vermont Phil Scott (che a novembre si è rifiutato di votare per il tycoon), ha rilasciato una dichiarazione affermando: «Spero che i cittadini ricordino che il vice presidente è qui per una gita con i suoi bambini piccoli e, anche se non sempre siamo d'accordo, dovremmo essere rispettosi. Vi prego di unirvi a me nel dar loro il benvenuto e sperare che abbiano l'opportunità di sperimentare ciò che rende il nostro stato speciale».

Le proteste, tuttavia, hanno assunto un'intensità decisamente maggiore in seguito alla lite nello Studio Ovale con Zelensky. «Penso che la performance di venerdì alla Casa Bianca abbia galvanizzato ancora più persone a scendere in strada», ha detto a una radio locale Judy Daly di Indivisible Mad River Valley, il gruppo che ha organizzato la manifestazione. Vance «ha oltrepassato il limite», ha aggiunto una dei manifestanti. Nella contea di Los Angeles, dei dimostranti pro-Ucraina si sono radunati di fronte a una struttura di SpaceX, e a Boston hanno tenuto una «protesta di emergenza» per una «pace giusta» in Ucraina.

A New York, infine, centinaia di persone si sono date appuntamento a Times Square, e molti di loro portavano la bandiera blu e gialla dell'Ucraina sulla schiena. Mentre altrettante hanno dimostrato fuori da diversi rivenditori Tesla contro i tagli al governo di Elon Musk.

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