Nigeria, l'incubo si ripete. Assalto armato a scuola: rapiti in 42, c'è un morto

Sequestrati 26 studenti e 16 membri dello staff. Un giovane ucciso mentre tentava la fuga

Nigeria, l'incubo si ripete. Assalto armato a scuola: rapiti in 42, c'è un morto

A Kagara, 18mila abitanti nello stato nigeriano del Niger, la tensione è palpabile. Un commando di terroristi tiene in ostaggio dalla scorsa notte 42 tra studenti e personale di un college. Nonostante le dichiarazioni del governo, che prometteva una rapida soluzione della crisi, la situazione è ancora in fase di stallo.

Il commando, in mimetica, è entrato in azione poco prima delle 2 di notte di mercoledì, cogliendo nel sonno le vittime e sequestrando un complesso scolastico che accoglie circa 650 studenti. Le urla, il trambusto e i colpi d'arma da fuoco sparati in aria hanno consentito a buona parte degli ospiti di nascondersi nelle zone dell'edificio risparmiate dai rapitori, o di fuggire nell'area desertica circostante. Gli uomini armati hanno comunque inseguito gli studenti attraverso la scuola, sparando in testa a uno di loro mentre tentava di fuggire, ha raccontato il preside della scuola, Awal Abdulrahman: «Hanno attaccato i primi due dormitori vicino al muro di recinzione. Sono entrati nell'edificio e hanno inseguito gli studenti che cercavano di scappare. Ci hanno inseguito facendo fuoco, assassinando Benjamin, un ragazzo di appena 15 anni». Il governatore dello stato del Niger, Abubakar Sani Bello, ha aggiunto altri dettagli su quanto accaduto dopo aver raccolto le testimonianze di chi è riuscito a mettersi in salvo. «Si sono spacciati per soldati, sostenendo di dover fare controlli. I miliziani indossavano la mimetica, chi li guidava un cappotto nero».

La notizia del sequestro delle 42 persone (27 studenti, 5 insegnati e 10 genitori) ha raggiunto alle prime ore dell'alba i palazzi del potere ad Abuja. Il presidente, Muhammadu Buhari, ha convocato i suoi ministri per fare il punto della situazione, inviando al tempo stesso un chiaro messaggio al commando. «Non è nella nostra politica trattare con i rapitori, anche perché usano il denaro per acquistare armi sofisticate e causare ulteriori danni. Non pagheremo alcun riscatto, ma riporteremo a casa tutti gli ostaggi». In tarda mattinata l'area del sequestro è stata visitata dal capo di stato maggiore dell'esercito Ibrahim Attahiru, che ha inviato un contingente di soldati a presidiare tutte le scuole dello stato del Niger. Attahiru è stato nominato dal presidente Buhari lo scorso gennaio in sostituzione di Yusuf Buratai, liquidato per gli scarsi risultati ottenuti nella lotta al terrorismo. Nel pomeriggio, intorno alle 14, sono arrivate le teste di cuoio: 150 uomini che hanno già svolto operazioni contro i jihadisti nello stato del nord est di Kano. Si attendeva il buio per un blitz, ma l'ordine non è arrivato.

Nonostante non ci siano ancora conferme ufficiali, è probabile che l'azione sia condotta da uomini di Boko Haram, la cellula terroristica qaedista che da anni ormai sta devastando le aree nord-est del Paese. Lo stato del Niger, di espressione cattolica, ma dove da due anni sta avanzando l'islam nero, potrebbe rappresentare per i jihadisti una sorta di testa di ponte per prendere il controllo di tutto il nord della Nigeria. Le modalità del sequestro di Kagara ricordano infatti terribilmente da vicino quelle di Chibok (stato di Borno), quando il 15 aprile del 2014, 276 ragazze furono sequestrate dai Boko Haram nella scuola locale. Solo una cinquantina riuscirono a fuggire.

L'assalto al Government Science College è soltanto l'ultimo in ordine di tempo e arriva due mesi dopo che uomini armati rapirono più di 300 studenti da una scuola secondaria a Kankara, nello stato di Katsina. I ragazzi vennero poi rilasciati senza spargimento di sangue.

Tre giorni fa un gruppo jihadista ha attaccato un autobus sempre nello stato del Niger, sequestrando 21 passeggeri. Le autorità hanno poi fatto sapere che 10 persone sono state liberate senza il pagamento di alcun riscatto.

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