Treviso - Un geniaccio del malaffare il nigeriano residente a Rovigo, che aveva intestate quasi cinquecento auto e le «noleggiava» ai suoi connazionali per andare a venderci la droga. Forse pensava di spuntarla, di risultare un qualsiasi commerciante d'auto, titolare di una partita Iva, che gli era stata bloccata dall'Agenzia delle Entrate, ma a incastrarlo ci hanno pensato i carabinieri del Nucleo operativo sezione Radiomobile della Compagnia di Treviso che notate alcune strane coincidenze hanno iniziato a indagare. Prima una vettura intestata al pusher delle auto, poi un' altra e un'altra ancora. Sì, perché di auto ne aveva intestate 494 auto. Per venderle? No. Le comprava, ne diventava proprietario e poi le cedeva ai suoi connazionali che le usavano per attività dedite al commercio di droga. Così il nigeriano residente a Rovigo si procurava da vivere.
L'indagine parte un paio di mesi fa. Durante alcune normali attività di controllo dei carabinieri del nucleo operativo di Treviso, viene fermato un trentenne nigeriano a bordo di una Golf. L'uomo, colto con le mani nel sacco, cerca di disfarsi di alcune dose di cocaina che aveva in auto, ma i militari se ne accorgono, perquisiscono e dopo aver trovato nel suo appartamento altri dieci grammi di droga e quattromila e cinquecento euro, lo arrestano. I militari scoprono che l'auto è intestata a un quarantunenne nigeriano, ma dopo altri accertamenti si accorgono che anche le auto di altri tre nigeriani, anche loro con precedenti per droga, erano intestate al genio del malaffare. Così approfondiscono e cercano di risalire la rete. Dalle indagini emerge che il nigeriano era fittiziamente intestatario di quasi cinquecento veicoli, 494 per l'esattezza. Ne aveva venduti solo 24. Inoltre, dei 494, 107 veicoli erano ancora in circolazione e concessi in uso a connazionali dediti alla commissione di reati, fa sapere l'Arma, prevalentemente nel campo degli stupefacenti. Non solo. I militari scoprono anche che questi veicoli circolavano in tutto il Veneto ed erano stati coinvolti in 76 incidenti stradali, ma solo ventisette erano coperti da assicurazione. Il nigeriano inoltre aveva usufruito anche delle quote minime dei commercianti auto per effettuare il passaggio di proprietà e potrebbe essere incriminato anche di evasione fiscale. Ma c'è il sospetto che sotto ci sia una rete più ampia. Anzi quasi sicuramente come confida una fonte al Giornale. Il quarantunenne si sarebbe occupato direttamente delle vendite con l'aiuto di altre persone complici. Ora i militari dell'Arma hanno chiesto l'emissione di un decreto di blocco anagrafico al Pra, il pubblico registro automobilistico, in modo da bloccarne tutta l'attività illecita. Con questa richiesta al Pra e anche alla Motorizzazione civile ora non potrà più operare nel vasto parco delle auto.
Al quarantunenne intanto sono state notificate 94 contravvenzioni in violazione dell'articolo 94 bis del Codice della Strada, che disciplina l'intestazione fittizia di veicoli, per un importo complessivo di cinquantamila euro.
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