Nino e Francesca uccisi nella loro casa inglese. Fermato il coinquilino

Lui era croupier, lei l'aveva raggiunto nello Yorkshire per Natale. Finiti a martellate

Nino e Francesca uccisi nella loro casa inglese. Fermato il coinquilino

Il loro sogno d'amore s'infrange poco prima di Natale. Per sempre. Lui, Nino Calabrò, 25 anni, lei, Francesca Di Dio, 20 anni, entrambi originari del Messinese, sono stati barbaramente uccisi mercoledì scorso a Thornaby-on-Tees, comune della contea di North Yorkshire nel Nord Est dell'Inghilterra. Ieri la polizia di Cleveland ha arrestato un 21enne iraniano con l'accusa di omicidio. Non ci sono notizie ufficiali, ma sarebbe un amico della coppia, che condivideva l'appartamento con Nino.

Due interi paesi, Barcellona Pozzo di Gotto, città di Nino, e Montagnareale, dove viveva Francesca, sono sconvolti per la tragica fine della giovane coppia, che per questo periodo natalizio si era ricongiunta per trascorrere insieme la magia del Natale. Nei giorni scorsi Francesca, infatti, si era recata nel Regno Unito dal suo fidanzato che, dopo avere lavorato nel settore della ristorazione, faceva il croupier in un casinò. Progettavano una vita insieme e, per questo, stavano ponendo le basi di una serena convivenza. Francesca e Nino a Thornaby-on-Tees si erano ambientati bene. Sono stati i loro amici ad allertare la polizia perché non riuscivano a mettersi in contatto con loro. Neanche i genitori erano riusciti a raggiungere telefonicamente i figli.

Alcuni amici allora si sono recati a casa della coppia e hanno fatto la macabra scoperta. Gli agenti della Cleveland police alle 14.10 di mercoledì erano sul posto. La scena del crimine è stata circoscritta e isolata e sono state avviate subito le indagini. L'ufficiale investigativo Peter Carr tramite i media ha lanciato un appello «a chiunque sia passato davanti agli appartamenti di Thornaby Road, precedentemente noto come The Royal George Pub, tra le 10 e le 11 di mercoledì 21 dicembre» e «abbia visto qualcuno agire in modo sospetto o qualsiasi attività sospetta».

Di ieri pomeriggio la notizia dell'arresto del coinquilino di Nino, un 21enne iraniano. Stando a indiscrezioni, i tre, martedì sera, avevano cenato insieme. Non sono stati resi noti particolari da parte degli inquirenti, che mantengono il massimo riserbo anche sull'identità del 21enne detenuto in custodia cautelare, ma da indiscrezioni l'omicidio sarebbe stato efferato. L'assassino potrebbe avere usato un martello per finire gli amici. Bisognerà comprendere il movente. Niente faceva presagire la tragedia. «Nino si trovava benissimo lì dice un cugino - Era felice e con Francesca andava tutto bene». La coppia era in sintonia e non sembrava avere problemi con nessuno. Solo pochi giorni fa Francesca aveva condiviso su Facebook un video in cui si trovava in un ristorante di Stockton-on-Tess con il fidanzato, con cui stava ufficialmente dal settembre 2019. «Innamorata» vi aveva scritto sotto. Sul suo profilo c'è poi la chat con la nonna, la sua passione per Johnny Depp e per la famiglia Addams. «Quanto ti sei fatta inglese» commenta un'amica, su Francesca che andava spesso a trovare Nino.

Lui invece su Instagram pubblicava cuori per la sua Francesca. «Ci si confessa più a una birra che ai sacramenti scrive - perché la sera la chiesa è chiusa e i bar aperti», a seguire il nome della fidanzata, due cuori e una corona. La diplomazia italiana segue la vicenda.

A tenere i contatti con le autorità investigative locali e con i familiari delle vittime, per offrire assistenza, è il consolato d'Italia a Manchester, competente per l'Inghilterra settentrionale e centrale. I genitori dei due giovani sono già partiti alla volta di Londra.

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