Il centrodestra vede la vittoria a Verbania ma serve unità. La coalizione cerca le alchimie per le Comunali in Piemonte, una tornata che si incastra con le elezioni Regionali: martedì, a Roma, la riunione chiave. La certezza principale, per tutto il territorio, è la conferma del governatore uscente: l'azzurro Alberto Cirio. Fdi, Lega e Fi devono ancora trovare la quadra su tre città: Vercelli, Biella e appunto Verbania, dove l'occasione è più ghiotta che mai. Se non altro perché il centrosinistra, che ora guida la maggioranza amministrativa, si è spaccato. Il caso del presunto concorso truccato - vicenda emersa anche grazie a un servizio de Le Iene - è nelle mani della magistratura.
Ma il centrosinistra è a prescindere diviso sulla bontà dell'operato della sindaca uscente Marchionini. Riccardo Brezza ha vinto le primarie dem. L'assessore Giorgio Comoli, che avrebbe voluto un'altra soluzione, ha annunciato a sua volta la candidatura a sindaco. Il tanto chiacchierato «campo largo», a Verbania, non esiste. Il favorito nel centrodestra è Giandomenico Albertella (nella foto), espressione di una coalizione composta da Fdi, Lega e Verbania Futura. Forza Italia per ora esprime un'altra candidatura, quella dell'ex parlamentare Mirella Cristina. In un'ottica di riequilibrio delle proporzioni, il centrodestra regionale aveva ragionato su Verbania in quota azzurra. Biella sarebbe spettata a Fdi e Vercelli sarebbe andata alla Lega. Ma il tavolo di dopodomani serve a trovare un'altra intesa. Se non altro perché nessuno, tranne Fi, è disposto a mollare la presa su Albertella. Davide Titoli, coordinatore provinciale di Fdi, prende una posizione chiara: «Mirella Cristina è la responsabile della finora mancata unità del centrodestra. In 5 anni non ha presentato nessuna interrogazione, interpellanza, petizione o mozione, oltre ad aver fatto molte assenze in Consiglio comunale. La sua candidatura non è supportabile, per noi l'unico candidato competitivo è Giandomenico Albertella». Nel centrodestra verbanese circolano altre tre convinzioni. La prima: i candidati della coalizione costruita attorno ad Albertella non sarebbero disposti a candidarsi con Cristina. La seconda: esiste un documento che testimonierebbe come l'esponente azzurra abbia saltato il 42.50% dei Consigli comunali tra il giugno del 2019 e il marzo del 2024.
La terza: la candidata di Fi, spaccando il fronte, sta favorendo i dem. I sostenitori di Albertella, senza personalizzazione, vogliono porre una questione numerica e di liste. La palla è al tavolo romano che dovrà sciogliere questo nodo.
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