Ora i grillini si scoprono spendaccioni. Le spese del gruppo del Movimento Cinque Stelle della Camera sono aumentate del 375% in un solo anno, passando dai dai 109 mila euro spesi nel 2015 ai 522 mila euro del 2016.
Dal rendiconto 2016 presentato recentemente si evince che il grosso delle spese riguarda i settori ricerche, comunicazione ed editoria. Come già evidenziato dal Giornale la spesa che salta maggioremente agli occhi è quella relativa “attività di studio e ricerca, commissionata al professor Domenico De Masi i cui risultati sono stati presentati in occasione del convegno lavoro 2025”, organizzato dal gruppo parlamentare presso l'aula magna di Palazzo dei Gruppi alla Camera il 18 e 19 gennaio scorso. Un lavoro di ricerca costato complessivamente 52.656 euro. Il comparto comunicazione, invece, fa notare l'Espresso, ha avuto un'impennata del 38% passando da 72 ai 435mila dell'anno precedente. Nell'ufficio comunicazione sono state assunte altre persone facendo salire l'organico da 12 a 15 dipendenti.
Mentre calano le consulenze di supporto all’ufficio legislativo, aumentano del 22% quelle dell’ufficio comunicazione, e che vanno a ricadere nella Web side story dei fratelli Flavia e Gioele Brandi. “Al fine di migliorare ed accrescere la comunicazione all’esterno all’attività del gruppo, aspetto fondamentale nel rapporto con i cittadini”, si legge nella relazione del tesoriere, molto simile a quanto scritto nel bilancio dello scorso anno, “è stato consolidato ed ampliato il progetto affidato alla Web Side Story, che si occupa più strettamente dell’organizzazione e della campagna di comunicazione esterna dell’attività parlamentare del gruppo attraverso i social media come Facebook, twitter, instagram”.
Ogni mese risultano fatture extra dal totale fisso di quasi 15 mila euro relative alla comunicazione/web. Per la promozione e l'organizzazione di eventi, il gruppo dei deputati grillini ha speso 403 mila euro. Soldi finiti in convegni a Montecitorio (che vanno dai 100 ai mille euro); ma anche per la stampa di materiale tipografico distribuito durante il tour “IODICONO Costituzione Coast to coast” e per il totale delle spese della campagna referendaria per il no alla riforma costituzionale. Si tratta di ben 354 mila euro destinati alla causa del no. Altri 35.850 euro sono stati spesi per i gazebo del gruppo Camera a “Italia Cinque stelle” a Palermo, kermesse annuale del settembre dell’anno scorso. A questi si aggiungono i 1.500 euro annui di abbonamenti ai media, perché “la Camera fornisce un servizio minimo di acceso ai portali di informazione-stampa-media che risulta purtroppo insufficiente”.
Il numero totale dei dipendenti è arrivato a 49, per una spesa complessiva di più di 3 milioni di euro l’anno (+ 340 mila euro circa sul 2015) a fronte di circa 90 deputati (88 secondo il sito web della camera, 91 secondo il rendiconto Cinquestelle), che incidono sul bilancio per il 74%, e finiscono per assorbire l’82% dei contributi erogati dalla Camera, pari a 3,8 milioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.