"Non sosterremo Moratti". Ora il Pd riapre all'alleanza col M5S

I dem chiudono alla candidata del Terzo Polo: "Per noi non è un'opzione". Torna l'ipotesi di un'ampia coalizione col M5s. L'appello di Sinistra italiana: "Accettino l'alleanza"

"Non sosterremo Moratti". Ora il Pd riapre all'alleanza col M5S

Acque agitate a sinistra in vista delle elezioni regionali in Lombardia. Nella giornata di oggi è arrivato l'annuncio ufficiale di Letizia Moratti che scenderà in campo con il Terzo Polo, ma il suo nome non ha raccolto il parere positivo del Partito democratico che deve ancora schiarirsi le idee sulle decisioni da intraprendere in occasione delle consultazioni. Sullo sfondo torna ad avanzare la possibilità di un nuovo matrimonio con il Movimento 5 Stelle che potrebbe essere celebrato a livello locale.

Il "no" del Pd a Moratti

A esprimere il "no" nei confronti dell'ex vicepresidente della Regione Lombardia è stato Vinicio Peluffo. Il segretario lombardo del Pd, interpellato dall'Ansa, è andato dritto al punto e ha messo le cose in chiaro: "Rimane il fatto che noi Letizia Moratti non la sosteniamo. Sono loro che si chiamano fuori, non dipende da noi". Dagli ambienti dem tengono a sottolineare che un appoggio all'ex assessore "non è un'opzione e non accetteremo imposizioni".

Tra gli strumenti a disposizione del Partito democratico c'è anche quello delle primarie di coalizione per scegliere il candidato in Lombardia. Lo sguardo è rivolto a tutti quei partiti che a oggi si trovano all'opposizione della giunta targata Attilio Fontana. La volontà è quella di favorire un'ampia coalizione e magari si potrebbe tentare un accordo con il Movimento 5 Stelle, che però allo stato attuale resta alla finestra e vagheggia.

Torna l'alleanza col M5S?

In serata dovrebbe riunirsi il Consiglio nazionale del M5S per affrontare il tema delle elezioni regionali. Nicola Di Marco, capogruppo grillino in Lombardia, ha fatto notare che in tal modo Azione di Carlo Calenda "sbatte la porta al Pd e le forze progressiste se ne vanno ognuno per la propria strada". I 5 Stelle si sono detti disponibili al dialogo con chi "ci vuole seguire sui nostri temi e battaglie all'opposizione", ma allo stesso tempo hanno chiesto chiarezza sulle intenzioni future dei potenziali alleati: "Se qualcuno oggi vuole parlare con noi e domani con chi vuole candidare Moratti allora non siamo disponibili a dialogare". Il riferimento implicito potrebbe essere al Pd.

A tendere la mano è anche Sinistra italiana, che per bocca del segretario regionale Paolo Matteucci si è rivolta al Movimento 5 Stelle al fine di optare per un programma e una candidatura alternativa a quella del Terzo Polo: "Ora deve

assumersi anch'esso le proprie responsabilità politiche di fronte ai cittadini lombardi. Non essere parte di una coalizione democratica e progressista sarebbe un gravissimo errore e una responsabilità molto pesante".

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