«Io non vaccino mio figlia, il vaccino non è una religione, è una medicina, uno strumento. La possibilità per un minore di morire di Covid è pari allo zero virgola. Le possibilità che un ragazzo muoia di Covid sono le stesse che muoia colpito da un fulmine» dichiara la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in un'intervista al quotidiano La Stampa.
Sua figlia ha da poco compiuto cinque anni e rientra tra i bambini per cui il vaccino è consigliato ma non obbligatorio. Ed è vero, sono i genitori a dover scegliere e sono liberissimi di fare ciò che ritengono giusto. Ma con le sue parole la Meloni formula un'opinione personale basata su logiche nient'affatto scientifiche. È vero che «la possibilità per un minore di morire di Covid è pari allo zero virgola» ma le vittime tra i più giovani sono state 35 nel 2021, i ricoveri 8.632 (di cui 251 in terapia intensiva) e un bambino di dieci anni è appena morto in una manciata di ore a Torino perchè non vaccinato. Non solo, i ricoveri tra i bimbi con meno di sei mesi sono aumentati del 34% a gennaio in una sola settimana e i pediatri continuano a mettere in guardia dalle conseguenze del Covid che, nei piccoli, causa spesso sindromi infiammatorie multisistemiche. E quindi implica terapie, medicinali, cortisone, ricovero. Di contro i bambini fra i 5 e gli 11 anni vaccinati non hanno presentato conseguenze, se non qualche linea di febbre la sera dopo l'iniezione.
La dichiarazione della leader politica arriva, non a caso, alla vigilia dell'estensione dei vaccini ai bambini al di sotto dei 5 anni (dalla fine del mese inizieranno le somministrazioni negli Stati Uniti e in primavera in Italia) e rischia di far male alla buona riuscita della campagna vaccinale. «Non vedo grandissimi risultati del governo, l'Italia è la nazione, nel mondo, che ha messo i provvedimenti più aggressivi, oggi ha il più alto tasso di contagi e con il più alto tasso di morti. Servivano questi provvedimenti?» continua la presidente di Fratelli d'Italia, sostenendo che «stiamo facendo delle cose surreali». Gli epidemiologi potrebbero smontare anche questo giudizio parola per parola. L'Italia ha il più alto tasso di contagi? Sbagliato. L'Italia ha un tasso di positività del 10,5%. I nuovi contagi per un milione di abitanti sono 1.610, meno della Germania (1.998), della Francia (3.517), della Svizzera (2.433) e largamente meno rispetto alla Danimarca (7.257), primo paese europee ad abbandonare le restrizioni. L'Italia ha il più alto tasso di morti? I numeri vanno letti.
Il numero dei decessi (ieri 415) è certamente molto alto ma è l'ultimo dato a calare nella curva pandemica ed è frutto dei contagi di inizio anno, quando i dati dei positivi erano alle stelle. In merito ai risultati del governo, definiti «surreali» riportiamo quelli dei vaccini. In Italia ha ricevuto almeno una dose di vaccino l'83,7% della popolazione, in Francia il 79,9% e in Germania il 75,3%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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