“Il nostro mondo colorato e la tenacia dei bassotti”

L'ad: "Il 2023 un anno eccezionale. Ora collaboriamo anche con le località più amate del Mediterraneo"

“Il nostro mondo colorato e la tenacia dei bassotti”
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Paolo Montefusco è amministratore delegato, socio fondatore e direttore creativo di Harmont & Blaine, il celebre «marchio del bassotto» nato a Napoli quasi 30 anni fa. Nato sul sogno di una vita a colori e sul bisogno di uno stile allegro ma non scanzonato, il brand ha archiviato il 2023 con un incremento di fatturato del 10,52 % e una crescita di EBIDTA del 827,74%. Idee, progetti, nuove avventure e punti fermi per confermare e se possibile incrementare questo successo più che meritato.

Com'è iniziata l'avventura del brand?

«In famiglia siamo quattro fratelli e i nostri genitori avevano un'attività imprenditoriale nel settore dei guanti. A metà degli anni Novanta abbiamo diversificato il business creando prima il logo Harmont & Blaine e poi una società produttrice di accessori e abbigliamento. Siamo partiti dalle cravatte per poi arrivare al total look uomo, donna, bambino più una capsule di abbigliamento coordinata per cani e padroni».

Perchè avete scelto come simbolo del marchio un bassotto?

«Perchè i bassotti hanno le caratteristiche che avevamo all'inizio: sono piccoli, tenaci, indipendenti e difficili da domare. Noi abbiamo subito affermato la nostra presenza nel mercato dello sportswear che non è mai stato appannaggio dell'Italia, tantomeno al sud ma ha avuto i suoi punti di forza in paesi come l'America e la Francia. In più veniamo da Napoli che è la culla della sartoria e quindi dell'abbigliamento formale. Insomma partivamo svantaggiati ma proprio come i bassotti non ci siamo mai dati per vinti. Abbiamo anche inventato uno slogan - Da Napoli si può - che ha funzionato perché non è facile creare una realtà dal nulla, ma se vuoi puoi fare tutto».

Ma a parte la determinazione dei bassotti cosa vi ha distinto dagli altri?

«Nelle nostre proposte non è mai mancato il mix tra la creatività italiana e quella napoletana. Ai clienti è sempre piaciuta l'allegria che per noi è una componente irrinunciabile. Quando abbiamo iniziato nella metà degli anni 90 regnava lo stile minimal di Armani con una palette cromatica che andava dal grigio al beige passando per il nero. Le nostre cose ipercolorate hanno rotto gli schemi e questo ci ha premiato».

Il 2023 è stato un anno eccezionale per voi, come sta andando quello in corso?

«Dopo aver sfondato la barriera psicologica dei 100 milioni di fatturato che non avevamo mai toccato prima, ci siamo rimessi a correre. Il momento non è facile con due guerre in corso e una tensione internazionale alle stelle, ma proprio per questo bisogna rimboccarsi le maniche e non sedere sugli allori. Del resto l'abbiamo già visto con il Covid che ha avuto un impatto drammatico sul mondo della moda. Noi non abbiamo voluto licenziare nessuno, ci siamo lanciati in nuove avventure e alla fine questo ci ha premiato. Stavolta partiamo da una situazione migliore per cui abbiamo fatto un progetto interessantissimo per una piattaforma digital che ci mantiene sempre in connessione con i nostri clienti nel mondo. Non è una cosa da poco avere un continuo scambio d'informazioni in un momento storico come questo».

L'iniziativa più nuova e divertente del brand?

«Una serie di collaborazioni esclusive nelle località resort più amate del Mediterraneo: Capri, Forte dei Marmi, Portofino e Porto Rotondo. Per ognuna di queste abbiamo studiato specifiche experience di gusto e lifestyle attorno al concetto di vita a colori che è nel nostro DNA. A Capri, per esempio, siamo in partnership con Capri Boat, il servizio premium di noleggio barche e visite guidate alle bellezze marine dell'isola. Abbiamo quindi vestito le barche e gli equipaggi in puro stile Harmont & Blaine. In Versilia siamo tornati al Remo Beach, l'esclusivo beach club dell'Hotel Imperial di Forte dei Marmi. Qui c'è addirittura una lounge di Harmont oltre a tutto il resto.

Poi c'è il Bar Mariuccia di Portofino, un'istituzione della Riviera di Levante in cui da giugno gli arredi tessili, le divise del personale e perfino un cocktail sono firmati da noi. Infine c'è il Coffee Pot nella piazzetta di Porto Rotondo. E in tutte queste località si trova la summer bag in edizione limitata con il bassotto serigrafato al centro».

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