Notte di giochi erotici finisce a coltellate: 2 morti, caccia al killer

Vittime una donna e un trans. L'assassino fermato dopo una fuga durata un giorno

Notte di giochi erotici finisce a coltellate: 2 morti, caccia al killer

È stato catturato nel Senese alla fine di una intensa caccia all'uomo Mirco Alessi, il 42enne fiorentino accusato di aver accoltellato a morte all'alba di ieri due persone un transessuale brasiliano e una giovane domenicana in un appartamento di via Fiume, a Firenze, nei pressi della stazione di Santa Maria Novella. Dopo aver colpito i due e ferito una terza persona, che è riuscita a salvarsi gettandosi da un balcone al primo piano, l'assassino si era dato alla fuga scomparendo. Proprio la testimonianza dell'unica superstite, raccolta dagli uomini dell'Arma in ospedale, ha dato un contributo decisivo per incastrare l'uomo. A poche ore dal delitto i carabinieri avevano già identificato Alessi come il presunto omicida e si erano messi sulle sue tracce. Aveva infatti telefonato al padre confessando: «Ho fatto una caz...».

Una prima perquisizione in un appartamento in via Palazzuolo non aveva dato esito. Gli inquirenti hanno lavorato alla ricostruzione e alle motivazioni del duplice omicidio, avvenuto in un appartamento del centro della città, a pochi passi dalla stazione. Secondo quanto accertato, alle 6,50 del mattino l'uomo si sarebbe presentato nell'appartamento dove vivevano le due vittime, Gilberto Manoel Da Silva, brasiliano di 45 anni, e Mariela Josefina Santos Cruz, domenicana di 25 anni, insieme alla terza giovane ferita, F.M., anch'essa domenicana. Il primo a essere aggredito con un lungo coltello da cucina è stato il transessuale, che è stato trovato privo di vita all'interno dell'appartamento, mentre la giovane sudamericana, accoltellata dopo, ha fatto in tempo ad arrivare fino all'androne del palazzo: i soccorritori hanno cercato di salvarla, ma è morta in ospedale. Per sfuggire alla furia dell'assassino, la terza giovane ha scelto di gettarsi dal primo piano, cadendo sul marciapiede e salvandosi miracolosamente. È stata lei a dare il cellulare a un passante convincendolo a chiamare i carabinieri, mentre anche i vicini allertati dalle urla delle vittime stavano avvisando le forze dell'ordine e i sanitari. Secondo quanto si apprende all'interno dell'appartamento i militari hanno trovato sangue ma non «disordine».

Sul posto sono arrivati il pm di turno, Daniela Cento, e il medico legale. La strada è stata chiusa per permettere alla scientifica dell'Arma di eseguire i rilievi. I motivi dell'omicidio sembrerebbero legati a un gioco erotico anche se non si escludono altre ipotesi, ad esempio una prestazione sessuale non ritenuta soddisfacente o la degenerazione di un rapporto di natura sentimentale con una delle vittime. Nello stabile di via Fiume, intanto, i vicini ricordano il transessuale come «una persona gentile con tutti, tranquilla e carina».

Anche l'edificio in cui si è verificato il duplice omicidio, secondo quanto risulta, è uno di quelli che ospita appartamenti dove i trans ricevono clienti: «Ovviamente esercitava qui da tempo - racconta una vicina, riferendosi alla vittima - ma non ha mai dato fastidio, io abito qui da otto anni col mio ragazzo e lei c'è sempre stata, ma non sapevo se nella casa abitavano anche altre persone. Questa mattina non ho sentito niente».

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