Nuova batosta per Biden. Il figlio Hunter imputato. "Bugie e un'arma illegale"

Il processo potrebbe svolgersi in piena campagna elettorale. Rischia fino a dieci anni di carcere

Nuova batosta per Biden. Il figlio Hunter imputato. "Bugie e un'arma illegale"
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La corsa per la Casa Bianca del 2024 rischia di trasformarsi sempre di più da campagna elettorale a campagna giudiziaria. Se sulla sponda destra del Potomac Donald Trump deve affrontare quattro incriminazioni e altrettanti processi, in campo democratico i grattacapi del presidente Joe Biden riguardano in gran parte il figlio Hunter, che ieri è stato ufficialmente incriminato con tre capi di imputazione collegati al possesso illegale di una pistola, acquistata mentendo sul suo consumo di droga. E uno di questi può portare ad una condanna sino a dieci anni di carcere. Pochi giorni fa il procuratore speciale David Weiss aveva chiesto a un gran giurì di incriminare Hunter entro il 29 settembre, ovvero prima che scadessero i termini di prescrizione per tali reati, e il possibile procedimento penale potrebbe iniziare l'anno prossimo, nella fase calda della stagione elettorale.

I fatti che hanno portato all'incriminazione contro Biden Jr risalgono al 2018, quando il figlio del presidente americano avrebbe comprato una pistola Colt in Delaware mentendo sull'uso di droga, di cui all'epoca faceva ampiamente uso, come ha ammesso in seguito. A luglio il first son aveva raggiunto un accordo con gli inquirenti per un patteggiamento che comprendeva questo reato e quelli di evasione fiscale, evitando il carcere, ma il giudice ha bocciato l'intesa, che i repubblicani avevano duramente criticato definendola un trattamento di favore sullo sfondo di una giustizia con due pesi e due misure. In particolare, nell'udienza del 26 luglio, l'accordo è crollato sulla questione di una eventuale immunità di Hunter da qualsiasi altra accusa indagata anche da Weiss, compresi i possibili crimini legati ai suoi affari in Ucraina, Cina e altrove (il giudice ha menzionato la possibilità che il figlio di Biden possa essere accusato di aver agito come lobbista per governi stranieri senza essersi registrato presso il dipartimento di Giustizia).

La Casa Bianca ha rifiutato di rispondere ai giornalisti, rinviando le domande al dipartimento di Giustizia e agli avvocati personali di Hunter, «dato che si tratta di un'indagine indipendente». Il comandante in capo, intanto, ha commentato per la prima volta l'inchiesta di impeachment annunciata dai repubblicani alla Camera, dicendo che «non è concentrato» sulla questione, dopo che Pennsylvania Avenue ha respinto le accuse definendole «infondate». «Non so bene perché, ma sapevano semplicemente che volevano mettermi sotto accusa - ha detto Biden - Mi alzo ogni giorno, non concentrato sull'impeachment. Ho del lavoro da fare, devo affrontare i problemi che colpiscono il popolo americano ogni singolo giorno». L'indagine, annunciata dallo speaker Kevin McCarthy, riguarda proprio le accuse a Biden da parte dei membri Gop della Camera di aver «mentito» al popolo statunitense sui controversi rapporti d'affari di suo figlio Hunter all'estero.

«Hanno passato tutto l'anno a indagare sul presidente e non hanno prove, nessuna, che abbia fatto qualcosa di sbagliato, questo perché non ha fatto nulla di male», ha ribadito invece la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, affermando che i repubblicani non hanno nemmeno il sostegno sufficiente per approvare un'indagine di impeachment in un voto alla Camera. I problemi legali del 53enne Hunter, avvocato e lobbista formatosi a Yale, stanno però gettato un'ombra sulla campagna per la rielezione di suo padre.

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