Le truppe ucraine hanno iniziato a muoversi. Forse, per la tanto aspettata (e sbandierata) avanzata contro i russi. Difficile però comprendere cosa stia realmente accadendo sul campo perché finzione e realtà, propaganda e informazione, si mischiano pericolosamente. Un quadro più preciso su ciò che sta succedendo (e potrà succedere) in Ucraina arriva dal generale di Corpo d'Armata (Aus), Giorgio Battisti.
Generale, l'offensiva ucraina è iniziata?
«È ancora presto per capire se si tratta di una vera offensiva o invece di operazioni per tastare le reali capacità dei russi e creare incertezza nello stato maggiore di Mosca, che è costretto a muovere le proprie riserve per contenere dei possibili sfondamenti».
Quando potremo comprendere se l'offensiva è iniziata?
«Solo nei prossimi giorni. Una qualsiasi offensiva infatti è caratterizzata dall'inganno, per creare incertezza, dalla velocità e dalla sincronizzazione. Non ci sono solo truppe di terra ma anche supporto aereo, impiego di artiglieria e di razzi a lunga gittata».
Quali mosse si aspetta delle truppe di Kiev?
«Un attacco che parta dalla zona di Zaporizhia per tagliare in due lo schieramento russo è quello più imprevedibile. Ma bisogna anche tenere conto che i russi, pur nei loro problemi organizzativi, se lo aspettavano. Bisogna però ancora aspettare per vedere se veramente gli ucraini intendono proseguire in quella direzione o scatenare all'ultimo un'offensiva in un altro settore del fronte».
I mezzi inviati dall'Occidente possono fare la differenza?
«I mezzi inviati dall'Occidente, in particolare i Leopard e i Challenger, sono considerati superiori a quelli russi. Detto questo, non ci saranno battaglie di carri armati come nel 1943. I carri armati avanzeranno e i sistemi controcarro russi, posizionati sulle fortificazioni campali, cercheranno di annientarli. Quel che è importante dei carri è che danno un maggior supporto morale ai combattenti. Inoltre, le nove brigate di Kiev sono state addestrate dagli occidentali e operano con procedure tattiche della Nato e, in linea teorica, impiegando una capacità maggiore sul campo di battaglia».
In questo anno, però, i russi hanno potuto realizzare un'importante linea difensiva...
«Parliamo di ostacoli controcarro come denti di drago, fossati, postazioni di artiglieria controcarro. Quello che manca agli ucraini è un'adeguata difesa contraerea delle unità che avanzano».
È iniziata una nuova fase della guerra?
«Se siamo nella fase della vera offensiva ucraina, sicuramente ci troviamo in una nuova fase della guerra perché da un confronto statico, dovuto anche al periodo invernale, si passa alla fase attiva e dinamica del confronto. In ogni caso, anche se queste azioni offensive sono solo delle puntate per mettere i russi nell'incertezza, si tratta di un'ulteriore fase del conflitto».
Zelensky vorrebbe riprendersi tutti i territori presi dai russi dal 2014 ad oggi. È possibile?
«Sul campo di battaglia, credo che l'obiettivo sia quello di attaccare partendo da Zaporizhia fino al Mar d'Azov.
Questo per far sì che non ci sia più collegamento tra il territorio russo e la Crimea per i rifornimenti. In questo modo si creerebbe difficoltà sia alla popolazione della Crimea ma anche alle truppe schierate a sud perché l'unico modo possibile per rifornirle sarebbe attraverso il ponte di Kerch o via nave».
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