Milano Adesso Salvini mostra i canini affilati. Lo fa a Montecitorio, rispondendo ai cronisti che gli chiedono conto dell'ultima patata bollente piombata sul Carroccio. Si tratta dell'ennesima brutta notizia proveniente dalla Procura di Genova. Come riporta un servizio de Il Secolo XIX, i magistrati avrebbero aperto un'inchiesta per riciclaggio proprio sulla Lega. Ma il suo leader non soltanto respinge tutte le accuse ma minaccia una pioggia di querele a chiunque scriva della vicenda «basata sul nulla». «Come altri ricorsi finirà nel nulla - giura il segretario - Chiunque dica o scriva a sproposito di soldi che la Lega non ha e io non ho mai visto, verrà querelato e sarà un giudice a decidere. Sono assolutamente tranquillo ma adesso iniziamo a denunciare chi diffama». È scuro in volto e decisamente serio, il capo del Carroccio, anche quando usa una metafora simpatica per rispondere di quei «due milioni di euro, secondo la procura, occultati durante la sua segreteria»: «Soldi che la Lega non ha e che io non ho mai visto. Non ci sono più soldi a rischio sequestro, ci hanno sequestrato tutto... Non ho da spostare niente se non la giacca e la camicia». Su certa magistratura si sa come la pensi Salvini: «Sorriderei se non ci fossero soldi pubblici spesi per indagare sul nulla». La differenza, questa volta, è che il leader del Carroccio non ha intenzione soltanto di difendersi ma andrà al contrattacco proprio in Procura: «Querele per chi ci diffama».
La questione dei fondi del Carroccio è nota. All'epoca della segreteria Bossi e del tesoriere Belsito il partito avrebbe occultato rimborsi truffa. I pm, però, sono convinti che parte di quel denaro sia stato nascosto anche durante la gestione Maroni e Salvini per mettere al sicuro il patrimonio da possibili sequestri. Il tribunale ha già disposto il sequestro di 49 milioni di euro ma sui conti del Carroccio ne sono stati trovati, e bloccati, solamente 2. La Lega avrebbe messo al riparo il bottino restante, quindi? È la convinzione dei pm che adesso indagano, appunto, per riciclaggio.
Sull'ipotesi di trasferimenti opachi il Carroccio fa quadrato: «Siamo pronti a dimostrare che non ci sono stati movimenti finanziari sospetti», dice l'attuale tesoriere del partito Giulio Centemero. Mentre il capo Salvini promette di trascinare in tribunale chiunque sospetti della sua onestà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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