Nuove incursioni di droni su Mosca. E Kiev fa un passo avanti verso Sud

Conquistata la parte settentrionale di Robotyne, tassello per la penisola occupata dal 2014. I Kinzhal russi uccidono un bimbo

Nuove incursioni di droni su Mosca. E Kiev fa un passo avanti verso Sud
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Le truppe ucraine si riprendono un'altra fetta del sud: hanno raggiunto la parte settentrionale del centro abitato di Robotyne, superando una prima linea di fortificazioni russe. Si tratta di un successo importante sulla strada che porta in Crimea e fa il paio con i buoni risultati ottenuti a Bakhmut, dove i soldati di Kiev ora controllano le alture e circondano un battaglione di Mosca. «Sono in trappola, non possono uscire e muoversi nella città perché li stiamo bombardando dall'alto», racconta la vice ministra della Difesa Hanna Maliar, ammettendo al tempo stesso la situazione da incubo più a nord, a Kupiansk (Kharkiv), dove le autorità hanno dato ordine di evacuare 12mila civili di 37 centri abitati. In quell'area, fa sapere Mosca, i reparti d'assalto, approfittando dei risultati nei bombardamenti dell'aviazione e dell'artiglieria, hanno continuato le operazioni offensive nelle zone degli insediamenti di Olshana e Pershotravnevo, liquidando 180 soldati.

Sotto il fuoco nemico, gli ucraini stanno invece frenando l'avanzata nemica a Marynka e Avdiivka, nel Donetsk, ma tutto il Donbass è ben lontano da una svolta anti-Mosca. Forse con qualche arma più potente Kiev potrebbe davvero in pochi mesi riprendersi la Crimea o sfondare in maniera più concreta a est. Servirebbero ad esempio i missili da crociera Taurus che la Germania si è detta disponibile a fornire. Sono razzi da 500 km di gittata, quasi il doppio degli Scalp francesi di cui attualmente dispone l'Ucraina. «Maggiore è la portata dei missili, più breve sarà la guerra», scrive su twitter il ministro degli Esteri Kuleba. Non arrivano invece buone notizie sul fronte F-16. Un primo gruppo di sei piloti ucraini completerà l'addestramento non prima della prossima estate. Lo hanno affermato alti funzionari del governo e dell'esercito ucraini al Washington Post, che sottolinea la delusone di Kiev per i ritardi da parte dei partner occidentali nell'attuazione del programma di addestramento. Un migliaio di soldati ucraini ha invece completato nel Regno Unito un corso per operazioni di sbarco anfibio.

A proposito di jet, i Mig russi ieri mattina hanno esploso quattro missili ipersonici Kinzhal verso l'aeroporto di Kolomyia nella regione di Ivano-Frankivsk, nell'Ucraina occidentale: due hanno colpito la zona dello scalo, uno è caduto nell'area residenziale di Prykarpattia, uccidendo un bambino di otto anni, il piccolo Volodya che in quel momento stava giocando nel cortile di casa, e il quarto è stato intercettato e abbattuto sui cieli di Kiev. L'attacco segue quello con droni della notte tra mercoledì e giovedì nella regione di Rivne, che ha distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno senza provocare vittime. Per tutta risposta gli ucraini sono tornati a seminare terrore in direzione di Mosca, dove un drone Switchblade 300 si è schiantato sulla riva del fiume Karamyshevskaya, a pochi chilometri dal centro e dal Cremlino. Il raid ha portato alla chiusura temporanea degli aeroporti internazionali di Vnukovo e Kaluga, ma non è da escludere che Putin impartisca l'ordine di fermare il traffico aereo civile per almeno una settimana. «Comprendo la loro preoccupazione. Gli abitanti di Mosca dovrebbero aspettarsi altri attacchi, visto che le difese aeree russe sembrano incapaci di proteggere i cittadini», commenta il portavoce dell'intelligence militare ucraina, Andriy Yusov.

Nel 534° giorno di combattimenti una persona è morta in seguito all'attacco su Kherson.

Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che vicino a Zaporizhzhia è stato distrutto in un bombardamento un centro di raccolta di mercenari stranieri. Per Kiev invece sarebbe stato colpito un hotel che veniva utilizzato dal personale delle Nazioni Unite, dagli operatori delle ong e come campo estivo per bambini dai 6 ai 13 anni.

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