Nuovi approcci ai disturbi alimentari nel post-Covid

I Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione sono patologie metabolico-psichiatriche gravi, che tendono a durare anni ed a peggiorare nel tempo, con esito non infrequentemente letale

Nuovi approcci ai disturbi alimentari nel post-Covid
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I Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione sono patologie metabolico-psichiatriche gravi, che tendono a durare anni ed a peggiorare nel tempo, con esito non infrequentemente letale: i morti per tali patologie nel mondo nel 2019 (ultimo dato disponibile) sono stati 318.300. Nella stragrande maggioranza si tratta di giovani con meno di 40 anni.

La pandemia ha accelerato l'aumento dell'incidenza dei casi già in atto da circa un decennio: si stima che i nuovi casi siano aumentati del 30-40%, soprattutto nella fascia di età 10-20 anni. Per il Piemonte, per esempio, significa essere passati in pochi anni da circa 20mila persone con Disturbo dell'Alimentazione a circa 28mila. Un recente studio del 2023, pubblicato dal gruppo di ricerca del Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell'Alimentazione della Città della Salute di Torino, diretto da Giovanni Abbate Daga, ha evidenziato anche un peggioramento dei sintomi: dopo il Covid i ragazzi hanno preoccupazioni più elevate e laceranti rispetto alla loro corporeità e svolgono molta più attività fisica al solo scopo di dimagrire, anche in condizioni di estrema emaciazione rispetto a prima del 2020. Per far fronte a questo sciame pandemico del disagio psichico che continua a perdurare, vi sono alcune novità organizzative e terapeutiche. Due innovativi trattamenti vengono affiancati a quelli già esistenti. Il primo, di tipo biologico e sperimentale, consiste nella somministrazione per 2-4 settimane di sedute quotidiane di 40 minuti di stimolazioni magnetiche di un'area specifica del cervello che è deputata al controllo emotivo. Nella cura della depressione tale trattamento ha già dato buoni risultati. Il secondo è di tipo psicologico ed introduce nella cura dei disturbi dell'alimentazione uno strumento psicoterapico ben noto ed efficace per la cura dei traumi: il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Si tratta di una tecnica di rievocazione di ricordi traumatici mediante il movimento degli occhi. Ciò attiva i ricordi emotivamente rendendoli più facilmente rielaborabili.

Il razionale del trattamento è sostenuto dal fatto che da un lato la pandemia stessa ha avuto un effetto traumatico sulle persone, dall'altro un recente studio ha evidenziato che la maggioranza dei pazienti ha avuto uno o più eventi traumatici nel corso della vita e che un ragazzo/a su 8 ha - spesso non riconosciuto - un disturbo post traumatico da stress associato al disturbo alimentare.

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