Matteo Salvini rivendica già dei risultati dopo l'entrata in vigore del nuovo codice della strada che di fatto porta la sua firma e che nonostante le critiche sta «facendo del bene». In una diretta social il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti parla di «meno morti, meno incidenti, meno feriti, più prudenza e più buonsenso. Siamo sulla buona strada». Nei primi 15 giorni del nuovo codice della strada i morti sono diminuiti del 25%, passando dai 67 del 14-18 dicembre 2023 ai 50 dello stesso periodo di quest'anno. Ne sta valendo la pena». Dati confermati a stretto giro da una nota congiunta del Mit e del Viminale: dal 14 dicembre al 28, la Polstrada e l'Arma dei Carabinieri hanno rilevato un calo degli incidenti (-2,8%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa, «ma soprattutto una drastica diminuzione degli incidenti mortali (-20,3%) e delle vittime (-25,4%)», anche se proprio ieri se ne è verificato uno a Viareggio, in cui hanno perso la vita una bambina di 9 anni e la zia.
Le statistiche rendono Salvini ancor più convinto di avere impresso una svolta alla lotta contro gli incidenti stradali provocati dall'uso alcol e droghe. Ed è quest'ultimo capitolo ad avergli attirato le polemiche più feroci. Sul fatto che i famigerati test salivari possano rilevare tracce di stupefacenti anche a distanza di tempo dal loro utilizzo, e colpire ugualmente con la sospensione della patente. Per questo il nuovo codice della strada è stato contestato anche da chi fa uso di farmaci a fini terapeutici. E da star come Vasco Rossi, che aveva fortemente criticato il ministro («Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni»). Ieri il leader della Lega è tornato sul punto: «È cambiato il controllo per l'utilizzo di droghe ma sono balle quelle alla Vasco Rossi per cui che se ti fai una canna una settimana prima e ti controllano domani ti trovano positivo. No ragazzi, basta informarsi: l'esame salivare va solo poche ore indietro. Quindi se uno si fa una canna due giorni fa e poi guida può farlo, poi non ha fatto bene alla sua salute facendosi una canna. Detto questo non c'entra nulla con il codice della strada». Per chi invece assume farmaci contenenti sostanze che possono essere rilevate dai test annuncia: «Abbiamo istituito un tavolo tecnico proprio per andare incontro alle centinaia di migliaia di pazienti che dietro somministrazione medica usano dei farmaci». Ma ha chiarito che «chi sta usando i farmaci sotto prescrizione medica può tranquillamente guidare. Ovviamente ci sono farmaci che impediscono di guidare nelle ore successive - ha detto ancora Salvini - però esattamente come l'anno scorso chi prende dei farmaci oncologici, chi prende farmaci con dei cannabinoidi, chi ha farmaci con oppiacei, ovviamente con prescrizione medica, può tranquillamente guidare». E poi la frecciata a Vasco Rossi: «Io non litigo con nessuno. Adoro Vasco come artista e come cantante, ma quando parla con sufficienza dell'utilizzo di alcune droghe secondo me non dà un buon esempio ai giovani.
I test salivari non vanno indietro a 3, 4, 5 giorni fa, ma a qualche ora fa», ha ribadito Salvini. «Avere ridotto del 25 per cento in questi soli quindici giorni il numero di morti sulle strade è qualcosa che dovrebbe rendere orgoglioso me e voi».
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