Vittorio Prodi, ex parlamentare europeo, presidente della provincia di Bologna e fratello dell'ex premier e leader dell'Ulivo Romano, è morto ieri all'età di 86 anni. Politico e professore di Fisica all'Università di Bologna, membro di una famiglia che ha fatto delle accademie la sua seconda casa, era il settimo dei nove fratelli Prodi. C'è, sullo sfondo ma neppure troppo di questa storia, il dolore dell'ex presidente del Consiglio, che ha perso in poco tempo sua moglie Flavia e uno dei suoi fratelli. Tante le reazioni di cordoglio pervenute subito dopo la notizia. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato tra i primi: «Pur pensandola diversamente, abbiamo condiviso anni di impegno a Bruxelles, ricordo la sua determinazione nel rappresentare le istanze dei cittadini. Sono vicino alla famiglia e al fratello Romano», ha scritto via Twitter il segretario nazionale di Forza Italia. Poi la neo leader del Nazareno. «Esprimo, anche a nome di tutta la comunità delle democratiche e dei democratici, il profondo cordoglio per la scomparsa di Vittorio Prodi. Una vita sempre caratterizzata dalla passione civile, dalla serietà, dall'impegno in ogni ambito, da parlamentare europeo, da amministratore locale, da studioso», ha fatto presente la segretaria del Pd Elly Schlein. Vittorio Prodi è stato parlamentare a Bruxelles e a Strasburgo a partire dal 2004, dopo essere stato eletto proprio nelle liste dell'Ulivo, poi venne rieletto con il Pd. «Mi stringo al dolore del presidente Romano Prodi per la scomparsa del fratello Vittorio, fine intellettuale e autentico uomo delle istituzioni ma soprattutto un appassionato e instancabile docente e ricercatore. La politica e la cultura italiana perdono un illuminato protagonista. Alla famiglia Prodi il mio cordoglio e la mia più affettuosa vicinanza», ha scritto via Twitter il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Pure il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha voluto esprimere il suo cordoglio: «Vittorio Prodi è stato un grande uomo delle istituzioni che, nella veste di presidente della provincia e poi in quella di eurodeputato, ha rappresentato un solido ed attento un punto di riferimento per tutta la comunità bolognese. Nella mia esperienza alla prefettura di Bologna ho avuto modo di apprezzare il suo tratto di profonda umanità, la sua attenta cura dell'interesse pubblico e dei suoi concittadini, a cui ha ispirato tutte le scelte compiute nel suo percorso politico», ha fatto sapere l'inquilino del Viminale. E ancora: «Oggi Bologna piange la scomparsa di un uomo che per sempre rimarrà nella memoria della città. Sono vicino a tutta la sua famiglia», ha aggiunto Piantedosi.
L'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, più volte eletto in Parlamento nel collegio bolognese, non ha fatto mancare la sua vicinanza alla famiglia: «Vittorio Prodi è stato esempio di impegno e di passione civile come parlamentare europeo e come presidente della provincia di Bologna. Un uomo discreto che ha sempre praticato la solidarietà verso i più deboli come stile di vita pubblica personale», ha osservato.
Con Vittorio Prodi scompare un riferimento per un certo modo di concepire l'attività politica all'interno del centrosinistra. Un modo certamente contraddistinto da un'intelligenza fuori misura, cifra di una famiglia protagonista indiscussa della Seconda Repubblica.
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