I sottosegretari nei Ministeri economici parte della bad company, il neoministro dell'Economia Roberto Gualtieri uno zerbino e una serie di esponenti del nuovo governo al servizio di Bruxelles.
A detta dell'onorevole leghista Claudio Borghi, intervistato dalla Verità, i sottosegretari saranno dei perfetti capri espiatori, nel caso in cui le cose si metteranno male nel nuovo governo: "A staccare la spina sarà Matteo Renzi che nel frattempo avrà preso tempo per riorganizzarsi. Ha sfruttato l' attaccamento alla sedia dei 5 stelle". In più, ora che la Lega non fa più parte del nuovo esecutivo, l'Italia si è riavvicinata all'Europa, grazie a figure politiche molto apprezzate a Bruxelles. "Chiediamoci perché- è la frecciata di Borghi- L'Europa è una lotta di interessi. Le persone più apprezzate dall' establishment sono quelle che eseguono gli ordini senza lamentarsi. È sempre stato così, non è mica una novità". Per questo, il ministro Gualtieri, ben integrato in ambito internazionale, è considerato "uno zerbino, uno dei più sdraiati".
E sembra che ora, i dirigenti europei si siano ammorbiditi verso l'Italia: "Quando governava la Lega il deficit era un peccato mortale, continuavano a suonare il solito ritornello del fardello del debito. Ci chiamavano pazzi e irresponsabili. Oggi improvvisamente scopriamo che forse serve più deficit". Il motivo di tanta gentilezza? Forse le regole europee si applicano "solo ai nemici e si interpretano per gli amici. Quindi, in buona sostanza, il cambio di governo in Italia è il risultato di una grande manovra politica a livello europeo che aveva come unico scopo quello di far fuori i sovranisti".
E, a detta di Borghi, il tutto è stato fatto alle spalle di Matteo Salvini da Giusppe Conte, che "stava apparecchiando una finanziaria tesa a ridurre il deficit strutturale all' 1,6%. Noi chiedevamo molto di più, per rispettare le promesse. Conservando lo spirito di inizio legislatura, la battaglia l' avremmo vinta: ma Conte ha innestato la retromarcia, e si è arreso a Bruxelles".
I nuovi membri del governo, però, non si sarebbero piegati solo all'Europa in generale. Un particolare rapporto sembra essere quello intrattenuto con Parigi: "Non ho mai visto Gentiloni andare contro gli interessi della Francia. Tanto vale chiamarlo direttamente GentilonìQualcuno viene comprato, qualcun altro si offre spontaneamente. Ho un sistema semplice per tracciare gli italiani al servizio della Francia: andate a vedere la lista dei politici che hanno ricevuto la Legion d' Onore francese".
E Gentiloni non sarebbe nemmeno l'unico amico di Macron: "Qualcuno viene comprato, qualcun altro si offre spontaneamente. Ho un sistema semplice per tracciare gli italiani al servizio della Francia: andate a vedere la lista dei politici che hanno ricevuto la Legion d' Onore francese, sono tutti del Pd".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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