Nuovo record di vittime negli Usa: altre 4.600. Ora il virologo Fauci approva il piano Trump

A New York scatta l'obbligo delle mascherine. Stretta sui viaggi all'estero

Nuovo record di vittime negli Usa: altre 4.600. Ora il virologo Fauci approva il piano Trump

New York. Poco meno di 4.600 morti in ventiquattr'ore. È il nuovo triste record registrato negli Usa, dove i decessi per il coronavirus hanno quasi duplicato il primato precedente di mercoledì (4.591 contro 2.569), portando a circa 34mila il totale delle vittime. Il tutto mentre il presidente Donald Trump presentava il suo piano in tre fasi per riaprire l'America e cercare di rimettere in moto l'economia, un programma che tuttavia non prevede una tabella di marcia definita, ma solo linee guida. Saranno infatti i governatori dei singoli stati a prendere la decisione su quando e come ripartire.

«Ci sono 29 Stati in buona posizione per riaprire in tempi brevi», ha spiegato il tycoon: «Lascio ai governatori l'annuncio, lo saprete nei prossimi giorni». Gli Stati che invece non sono pronti a ripartire l'1 maggio possono prendersi più tempo. Come a New York, dove il «lockdown» è confermato almeno sino al 15 maggio, e da ieri sera è scattato pure l'obbligo di indossare la mascherina o comunque di coprire il viso in pubblico quando non si può mantenere il distanziamento sociale, come sui mezzi pubblici, ma anche sui taxi. Il piano di Trump è stato ovviamente criticato dai suoi detrattori, ma il virologo Anthony Fauci, membro della task force della Casa Bianca, questa volta è perfettamente allineato con il presidente: mette al centro la «sicurezza e la salute degli americani», ha assicurato. Per dare avvio alla prima fase, infatti, gli Stati devono anzitutto mostrare un trend di calo dei casi su un periodo di 14 giorni. E da una fase all'altra si potrà passare solo se le prime due settimane di applicazione delle norme non avranno evidenziato un aumento dei contagi. Trump, tuttavia, è consapevole del rischio che il coronavirus torni dall'estero: «Mentre iniziamo a riaprire dobbiamo vigilare affinché venga bloccato l'ingresso del virus. I controlli ai confini, le restrizioni sui viaggi e le altre limitazioni sono più importanti che mai».

Intanto la Cina ha corretto i dati «recuperando» quasi 1.300 decessi (il 50% dei morti in più nell'epicentro della pandemia, Wuhan), rischiando di gettare benzina sul fuoco delle critiche su come ha gestito l'emergenza. «Il numero è molto più alto di quello degli Usa», ha tuonato The Donald: «Non è neppure vicino». Su Twitter Trump ha criticato anche il governatore di New York, Andrew Cuomo, dicendo che dovrebbe «passare più tempo» ad agire «e meno a lamentarsi». «Se è seduto a casa a guardare la tv, forse dovrebbe alzarsi e andare a lavorare», ha ribattuto Cuomo.

Il Comandante in Capo, intanto, si è unito al coro di alcune proteste in corso nel Paese scrivendo che i cittadini di alcuni Stati dovrebbero essere «liberati» dall'obbligo di stare in casa: «Liberate il Michigan, liberate il Minnesota, liberate la Virginia».

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