"Obama usava i servizi inglesi per spiarmi": Londra allibita

"Obama usava i servizi inglesi per spiarmi": Londra allibita

New York - «L'ex presidente Obama avrebbe usato i servizi segreti inglesi della Gchq per spiare i telefoni della Trump Tower». A spararla grossa anche questa volta è il pirotecnico portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, costretto ogni giorno ad arrampicarsi sugli specchi per difendere e cercare di spiegare i velenosi tweet dell'irascibile presidente Trump che sull'argomento ha bollato pochi giorni fa Obama come «un ragazzo cattivo e malato». Spicer, nella conferenza stampa mattutina con i giornalisti, ha indicato con enfasi la strada di Londra, che avrebbe fatto il lavoro sporco per Obama.

Il portavoce di Trump si è spinto oltre e ha spiegato di ritenere veritiera la notizia diffusa da un commentatore politico della Fox News, Andrew Napolitano, un giudice in pensione del New Jersey che sostiene di avere le sue fonti, ma non le cita, il quale non ha nessuna esperienza di intelligence e mai ha lavorato con i servizi segreti degli Stati Uniti.

Apriti cielo: da Londra arriva subito una rara smentita pubblica della Gchq, un fatto che non ha precedenti nella lunga storia dei servizi segreti inglesi. «Si tratta di un'assurdità, di sospetti totalmente ridicoli che devono essere ignorati», si legge nel breve documento ufficiale della Gchq. Anche dal numero 10 di Downing Street, il portavoce del primo ministro Theresa May si è affrettato a rilasciare una breve nota ufficiale, in cui si può leggere che il «Regno Unito si augura che le accuse rivolte all'agenzia di intelligence Gchq di aver spiato il presidente Trump non si ripeteranno».

Che sia una fissazione del presidente Trump di essere stato spiato, lo ha ripetuto anche la commissione parlamentare dei servizi segreti, oltretutto presieduta dal repubblicano Davis Nunes, il quale a denti stretti ha dovuto ammettere ieri come «non ci siano indicazioni né prove di nessuna evidenza» che i telefoni della Trump Tower siano stati intercettati su ordine di Obama, né prima e né dopo le elezioni presidenziali dell'8 novembre.

Ieri intanto si è saputo che un computer portatile del Secret Service Usa che conteneva le piantine dei

piani della Trump Tower nonché dettagli sulle indagini relative all'uso dell'account e-mail privato da parte di Hillary Clinton quando era segretaria di Stato e altre informazioni sulla sicurezza nazionale è stato rubato.

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