Occupazione al record storico: al lavoro in 24 milioni

La disoccupazione scende sotto il 7% dopo 15 anni. Calderone: "Non è finita qui"

Occupazione al record storico: al lavoro in 24 milioni
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Prosegue il trend di crescita dell'occupazione che ad aprile ha segnato un nuovo record. Anche la disoccupazione, evidenzia l'Istat, è ai minimi da 15 anni. In particolare, il tasso di occupati è salito al 62,3%, percentuale più alta dal 2004, anno di inizio delle serie storiche, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9%, il più basso da dicembre 2008. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è rimasto, tuttavia, fermo rispetto al mese precedente, al 20,2%. Soddisfatto il governo. «Una bella notizia per gli italiani», ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, mentre il vicepremier Matteo Salvini ha evidenziato che «sono stati smentiti i profeti di sventura».

A questo proposito il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ieri a Diritto e Rovescio, ha rimproverato il segretario Pd Schlein di aver detto falsità perché «sul reddito di cittadinanza abbiamo distinto chi poteva lavorare da chi non poteva farlo e per le persone che sono in grado di lavorare abbiamo messo su una piattaforma che attualmente ha caricate 228 mila proposte di lavoro». Allo stesso modo, ha ricordato l'impegno anti-inflazione. «Quando siamo arrivati al governo abbiamo concentrato tutte le poche risorse che avevamo per rafforzare gli stipendi e i redditi con il taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi, che ha portato nelle tasche dei lavoratori anche oltre 100 euro al mese in più», ha detto stigmatizzando le polemiche di Giuseppe Conte «cintura nera di povertà» visto che col suo governo il numero di poveri è aumentato.

Tornando all'Istat, l'occupazione a marzo è cresciuta di 84mila unità (+0,4%), portando il numero complessivo dei lavoratori a 23,975 milioni, con un incremento di 516mila persone su aprile 2023, la maggior parte con contratti stabili. Sono infatti aumentati, su base annua, soprattutto i contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato (+444 mila) e gli indipendenti (+154mila) mentre sono calati i dipendenti a termine (-82mila). I numeri sono migliorati per uomini e donne, per dipendenti e autonomi, e per tutte le classi d'età ad eccezione dei 25-34enni, che hanno invece registrato un calo del tasso di occupazione da 68,8% a 68,3%. Un dato che ha spinto l'Ugl a manifestare preoccupazione. Si tratta, comunque, di un dato che necessita di ulteriori elementi per essere analizzato. Da un lato, infatti, si nota come a causa del progressivo invecchiamento della popolazione gli over 50 siano sempre più coinvolti nel mondo del lavoro. Dall'altro lato, è possibile che le imprese cerchino soprattutto profili che abbiano già maturato esperienze e, dunque, che questa tendenza sfavorisca gli under 35.

Dai dati Istat emerge, tuttavia, un altro aspetto incoraggiante: il tasso di disoccupazione ad aprile è sceso al 6,9%, il più basso da dicembre 2008.

E anche se la disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è rimasta stabile al 20,2% di marzo, si tratta comunque del livello più basso da febbraio del 2008. Calderone ha invitato alla fiducia. «Per la prima volta da oltre 15 anni, la disoccupazione in Italia scende sotto il 7 per cento. È l'intero mercato del lavoro che si sta muovendo», ha spiegato.

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