Olimpiadi, Coni: "Ci hanno dato dei soldi, se ne assumeranno responsabilità"

Continua il braccio di ferro Raggi-Malagò sulle Olimpiadi: se venisse ritirata la candidatura il Coni è pronto a chiedere 20 milioni di euro di risarcimento ai consiglieri comunali

Olimpiadi, Coni: "Ci hanno dato dei soldi, se ne assumeranno responsabilità"

Secondo il retroscena raccontato oggi dal quotidiano Repubblica, l’annuncio fatto dalla sindaca Raggi, sull’avvenuto deposito della mozione per ritirare la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, non metterebbe ancora la parola “fine” al braccio di ferro in corso tra la sindaca e il Coni.

Il Coni, infatti, avrebbe un’altra carta da giocare. Ammesso che l’assemblea capitolina, alla quale spetta l’ultima parola, voti compatta a favore del ritiro della candidatura, una nuova tegola rischierebbe di cadere sulla giunta Raggi. “La revoca della candidatura”, scrive infatti Repubblica, “rischia di costare a Roma e ai romani 20 milioni di euro”. A tanto ammonta la richiesta danni che il Comitato olimpico nazionale italiano potrebbe essere pronto a rivolgere ai consiglieri comunali di Roma Capitale. Soldi che i consiglieri dovranno restituire al governo in caso di stop alla corsa della candidatura di Roma alle Olimpiadi. È questa, infatti, la cifra che, all’epoca della giunta Marino, lo Stato versò per sostenere la candidatura olimpica della Capitale.

Quanti saranno insomma i consiglieri pronti ad assumersi questa responsabilità? Si chiede Repubblica tra le righe. Non è detta quindi, ancora, l’ultima parola. Se l’appuntamento del 7 ottobre con il Cio, a Losanna, al quale Malagò e Montezemolo si presenteranno senza il benestare della Raggi per presentare “il dossier con le garanzie governative, legali e la copertura finanziaria”, è vicino, quello del 3 febbraio è ancora lontano. È lì, scrive sempre Repubblica, che si gioca la vera partita. Ed è sempre lì, quando verrà presentato il terzo dossier, con i luoghi e le date delle gare, che il parere della sindaca sarà determinante. Ma da qui al 3 febbraio, secondo il quotidiano, le cose potrebbero cambiare.

"Ci hanno dato dei soldi e li abbiamo impegnati,

ora se qualcuno fa una delibera dando discontinuità a un atto precedente e dà discontinuità se ne assume le responsabilità", ha affermato, non a caso, il presidente del Coni Giovanni Malagò, poco fa in conferenza stampa.

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