Sul taglio dei vitalizi si consuma un durissimo scontro tra le massime istituzioni: Camera, Senato e Governo. Dopo il via libera dell'Ufficio di Presidenza di Montecitorio alla delibera per il ricalcolo dei vitalizi secondo il metodo contributivo presentata dallo stesso Roberto Fico, è arrivata la frenata del presidente del Senato. Maria Elisabetta Alberti Casellati si è detta perplessa sulla possibilità di «incidere sui diritti acquisiti», insistendo anche sulla necessità che le due Camere raggiungano soluzioni condivise. Insomma una esplicita richiesta di rallentare l'iter del provvedimento rivolta a Fico che invece ha già annunciato di volerlo approvare entro una decina di giorni in modo che le nuove norme possano divenire operative dal prossimo novembre. Ma per la Casellati «sarebbe stravagante» che la Camera operasse in un modo e Palazzo Madama in un altro. Non la pensa così Fico che se da un lato nega sia in atto uno scontro con la Casellati dall'altro ribadisce che «la Camera procederà sul taglio dei vitalizi». Nessun timore per gli annunciati ricorsi da parte degli ex parlamentari colpiti dai tagli. «Non mi avvarrò dell'immunità parlamentare di fronte all'eventuale presentazione di questi ricorsi», annuncia Fico che in questa guerra ha tutto M5s al suo fianco. A cominciare dal vicepremier Luigi Di Maio, che di fronte ai dubbi di costituzionalità sulle modifiche a diritti acquisiti replica con un tweet: «i vitalizi non sono diritti acquisiti, ma privilegi rubati». I grillini, che continuano a perdere terreno nel confronto con l'attivismo vitalistico di Matteo Salvini, non possono rinunciare a quella che è una loro battaglia di bandiera e si muovono compatti contro il presidente del Senato. Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento attacca: «Se il vitalizio è un diritto acquisito, allora bisogna rivedere il concetto di diritto acquisito». Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vito Crimi difende «la costituzionalità del provvedimento di abolizione dei vitalizi». E anche lo stesso Salvini non perde l'occasione per restare in prima fila. «I vitalizi? Prima li tagliamo meglio è - dice il ministro dell'Interno -. Qualche ex parlamentare farà ricorso per difendere il suo privilegio? Che faccia tosta».
Messa sotto attacco la Casellati conferma la sua presa di posizione. «Nessuna riserva politica - puntualizza- Ma occorre una soluzione che abbia un equilibrio giuridico», sollevando il dubbio che non spetti agli uffici di presidenza il taglio dei vitalizi ma occorra invece «una norma ordinaria».
E sul Blog delle Stelle i grillini rilanciano anche il nuovo Regolamento contro i privilegi della politica. «I parlamentari dovranno restituire almeno 2.000 euro al mese - scrivono sul Blog - e potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, che diventano 2.000 per chi risiede in Provincia di Roma». Soldi, spiegano che «consentiranno di finanziare diverse iniziative di natura sia politica che economica».
Questa volta però i grillini puntano ad allargare l'iniziativa. «Vogliamo che il nostro esempio virtuoso diventi presto obbligo di legge, estendendo la nuova disciplina economcia agli eletti di tutti i partiti», scrivono ancora sul Blog.
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