Operaio schiacciato dal macchinario: primo giorno di lavoro (senza contratto)

E nel Bresciano un giardiniere 33enne muore potando un albero

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Aveva iniziato il turno da poche ore. Per Ruman Abdul, 25 anni, originario del Bangladesh ma residente in zona Stadera a Milano, ieri è stato il primo giorno di lavoro e purtroppo anche l'ultimo.

Il ragazzo, che era ancora senza contratto, è morto nel pomeriggio all'ospedale Niguarda per le ferite riportate in un infortunio avvenuto alle 8.30 alla Crocolux, azienda di via Duccio Galimberti attiva dal 1973, che si occupa della produzione di accessori in pelle a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano. L'operaio è rimasto schiacciato durante lo spostamento di un macchinario, che stava effettuando insieme all'aiuto di personale di una ditta esterna. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, per trauma cranico e toracico, ferite a una gamba e a un braccio.

Una squadra di pompieri lo ha liberato da quell'attrezzo per prestagli i primi soccorsi. Poi sono giunti i sanitari e il 25enne è stato portato in ospedale in elicottero, ma non ce l'ha fatta e poco dopo il cuore ha smesso di battere.

La sede dell'azienda si estende per più di 3mila metri quadri divisi in due reparti. Uno più piccolo dedicato allo sviluppo della campionatura e l'altro, di oltre 2mila metri quadri, dedicato alla produzione. L'incidente sarebbe invece avvenuto in un magazzino attiguo al capannone.

Il pm di turno, Francesco Cajani, ha disposto i primi atti urgenti tra cui il sequestro del macchinario che ha ucciso il ragazzo. Ma spetterà all'inchiesta, aperta per ora per omicidio colposo a carico di ignoti, accertare la reale dinamica e se ci sono eventuali responsabilità.

E in Lombardia si sono registrati altri due infortuni mortali. Un altro uomo di 33 anni, infatti, che stava lavorando a Bagolino, nel Bresciano, in un bosco in località Cerreto per un'azienda che fornisce servizi di potatura, alle 11.30 è morto dopo essere stato schiacciato dal tronco di un albero, che gli è caduto addosso.

E nel pomeriggio un altro operaio di 60 anni è morto dopo essere caduto da un'impalcatura all'interno di un cantiere edile, in via Cavour a Macherio, a Monza. L'incidente si è verificato intorno alle 15.30, quando l'uomo, italiano e con lunga esperienza, residente a Cantù, ha perso l'equilibrio ed è caduto da un'altezza di circa due metri battendo a terra la nuca. È deceduto durante il tragitto verso l'ospedale di Desio (Monza). Nel cantiere di ristrutturazione di un'abitazione dove l'uomo stava lavorando, con regolare contratto di lavoro, sono arrivati i tecnici di Ats.

A Roma invece un operaio è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da una scala, dall'altezza di cinque metri, all'interno di una vasca di contenimento in costruzione. L'incidente è avvenuto in via Giovanni Maria Lancisi, nella zona del Policlinico. L'uomo ancora cosciente è stato recuperato dal personale dei vigili del fuoco che lo hanno affidato al 118, prima di essere trasportato in codice rosso al pronto soccorso.

Mercoledì, infine, nel Sud Barese, a Monopoli, in un cantiere edile avevano perso la vita due operai, Vito Germano di 64 anni, e Cosimo Lomele di 62. Secondo una prima ricostruzione, i due si trovavano all'interno di uno dei vasti scavi per le condutture dell'impianto fognario di un nuovo complesso edilizio, quando un costone roccioso si è staccato e li ha travolti.

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