"Ora basta con le follie woke". E il centrodestra sale sul ring

La Russa, Roccella e Salvini d'accordo nel criticare la scelta di far combattere un transgender: "Tifiamo per le donne"

Il presidente del Senato La Russa
Il presidente del Senato La Russa
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Le Olimpiadi di Parigi infiammano ancora lo scontro politico. Il caso, stavolta, è il match di pugilato, in programma oggi, tra l'italiana Angela Carini e l'atleta algerina Imane Khelif. Quest'ultima è una sportiva con «differenze dello sviluppo sessuale» ed è stata esclusa dalla finale dei mondiali di boxe di Nuova Delhi dell'anno scorso per non avere superato il gender test: livelli troppo elevati di testosterone.

«Boxe: un transgender algerino contro una donna italiana ai Giochi olimpici. È politicamente scorretto dire che tifo per la donna?», scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d'Italia. «Abbiamo chiesto, come Lega, una informativa al ministro dello Sport. Che un uomo combatta contro una donna mi sembra poco olimpico. Questo la prende a pugni, a botte, non giocano a scacchi», dice il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, parlando con i cronisti in Transatlantico a Montecitorio. Salvini aveva già sollevato la questione martedì con un post sui social, in cui aveva definito come «uno schiaffo all'etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi», la partecipazione di Khelif nella categoria riservata alle donne. «Basta con le follie dell'ideologia woke!», la conclusione del segretario della Lega. Che poi denuncia gli insulti subiti sui social tra i commenti al suo post. Salvini condivide gli screenshot di alcuni utenti che gli danno del «figlio di p.. a» o che chiedono all'Algeria di «chiudere il rubinetto del gas» all'Italia. «Insulti e minacce per aver espresso un'opinione che credo sia largamente diffusa tra gli italiani: far competere ai Giochi Olimpici una donna con un pugile trans è una follia inaccettabile figlia dell'ipocrisia del politicamente corretto», scrive Salvini. Esprime «grande preoccupazione» la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella. «Sorprende che non vi siano, a livello internazionale, criteri certi, rigorosi e uniformi, e che proprio alle Olimpiadi, evento simbolo della lealtà sportiva, possa esserci il sospetto, e assai più del sospetto, di una competizione impari e persino potenzialmente rischiosa per una dei contendenti», aggiunge Roccella.

«Fratelli d'Italia è contro l'ultima follia gender. Alle Olimpiadi di Parigi un pugile, geneticamente uomo, già escluso negli ultimi mondiali di pugilato femminile, combatterà contro una nostra atleta. Questo rappresenta qualcosa di ingiusto e pericoloso. Un duro schiaffo alle donne, non solo in senso figurato», denuncia da FdI la vicecapogruppo alla Camera Augusta Montaruli.

A fronte dell'indignazione compatta del centrodestra, dall'opposizione reagiscono solo alcune voci.

«Il modo in cui la destra italiana usa i giochi olimpici per alimentare l'odio transfobico tramite fake news è

riprovevole», attacca l'eurodeputato del Pd Alessandro Zan. Secondo Laura Boldrini «la destra fomenta l'odio contro le persone LGBTQIA+». Da +Europa Riccardo Magi svicola: «Salvini si occupi di treni invece che di trans».

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